[Pagina precedente]...a un ??? ???? (come da ????????? ????, ????????????? diminutivo e simili), diminutivo positivato, eccetto che ????. (poetico, cioè a dire antico) è forse un po' più generico. Così forse dicasi di ?????? e ???????. V. lo Scapula.
(25. Dec. dì del Santo Natale. 1823.)
Dico altrove del nostro cangiar talora il cul latino in gli, coll'es. di periglio ec. Aggiungi spiraglio da spiraculum che anche si dice spiracolo, come pure pericolo.
(25. Dec. dì del S. Natale. 1823.)
Volere per potere, idiotismo greco e italiano, di cui altrove. Ippocrate o chiunque sia l'autore del libro de morbo sacro a lui attribuito, ediz. del Mercuriale Ven. 1588. opp. d'Ippocr. classe 3. p.347. D. terza pag. del detto libello. ?? ?????? ????? ???? ??? ???? ???????? ???? ??????????, ?? ???????????? ??? ??? ?????????, ???? ?? ?? ??????? ??? [4003]?????? ??????????? ? ?? ????????, ?????? (posset) ?? ??? ??? ???? ??????????? ??? ?????????? ?????? ? ??????????. Cioè purgaretur et purificaretur magis quam inquinaretur, ovvero posset purgari ec. L'?????? si potrebbe facilmente ommettere risolvendo nell'ottativo colla particella ?? i verbi infiniti che da lui pendono, e il luogo avrebbe quasi lo stesso valore. Ma la locuzione è elegantissima.
(25. Dec. Festa del S. Natale. 1823.)
Alla p.4001. Nótisi che la desinenza in olare, dove l'ol è breve ec., sia diminutiva, sia frequentativa ec. si dà presso noi a moltissime voci che non hanno nè poterono avere a far col latino. Si unisce eziandio ad altre desinenze e forme affatto italiane e per nulla latine, come da ballonzare, formazione italiana (o toscana) da ballare, si fa ballonzolare (anche la forma in olare sembra essere propriamente o più particolarmente toscana che altro). Così da pallotta pallottola, e simili. Collottola, frottola. Viottolo, viottola (questa è veramente una diminuzione in ottolo tutta italiana tanto è vero che l'olo breve è italiano ec.) diminutivi di via, e molti simili ec. L'uolo poi accoppiasi in mille modi ec. non mi par però che possa esser sopraddiminutivo (al contrario mi par dell'olo), bensì riceverlo ec.
(25. Dec. 1823.). V. qui sotto.
Vedi il pensiero precedente, e osserva che la formazione in olare è anche oggi, fra l'altre, al discreto arbitrio dello scrittore, o parlatore ec. e di questo arbitrio se ne prevalgono anche i volgari, specialmente in Toscana ec. che non conoscono il latino ec.
(25. Dec. 1823. dì del S. Natale.)
Frequentativi italiani ec. Vedi nell'anteced. pensiero un verbo sopraffrequentativo o sopraddiminutivo ec., come anche altri ve ne sono, o ne possiamo formare a piacere e giudizio dello scrittore parlatore ec.
(25. Dec. 1823.). V. la p. seg.
[4004]Diminutivi greci positivati. ??????. V. Scap.
(25. Dec. 1823.)
Alla p. preced. - In icare, come verzicare o verdicare (inverzicare attivo a quel che pare) per verdeggiare ed altri molti (qua spetta dimenticare). Questa forma di frequentativi è affatto latina. V. la p.2996. marg., ec. Ed altri molti esempi ve n'hanno, oltre i quivi citati.249 Particolarmente poi s'usa nel latino appunto in fatto di colori, come quivi altresì puoi conoscere. V. appunto nel Forc. viridicans e viridicatus. Male dice il Forc. che viridicans è per viridans, questo attivo e quello neutro ed equivalente affatto al nostro verzicante o verdicante (Crus.), oltre che se viridans fosse anche neutro, non sarebbe però, come quello, frequentativo ec. V. il Gloss. ec. (25. Dec. Festa del S. Natale. 1823.). Così da nivo is e da nevare (ital.) nevicare (volgarmente nevigare, e v. il Gloss.) frequentativo alla latina, delle quali voci mi pare aver detto altrove. Morsicare; ma non ha più il senso frequentativo ec. anzi ha quello stessissimo del positivo mordere, sebben la Crusca lo definisce morsecchiare. Vedila, e in morsicatura ec. Masticare. V. Forc. e il Gloss. Vedi la p.4008. capoverso 4. fine. Mordicare co' deriv. Rampicare arrampicare arpicare da rampare-rampante, o da rampa o da rampo. Inerpicare, inarpicare. Luccicare, sbarbicare - lucere, sbarbare. Vedi la pag.4019. capoverso 1. Zoppicare, impetricato, nutrico as e nutricor di cui altrove.
Tetta tettare - ?????? o ????? o ????? (che vale anche nutrice ed ava: ora in questi sensi si dice anche ????) coi derivati. V. p.4007. ????, ????? ec. per subito ec. - a dirittura, dirittamente ec. per subito.
(26. Dec. Festa di S. Stefano. 1823.)
Usi familiari del lat. recte conformissimi a quelli del nostro bene, franc. bien ec. (che secondo il più comune significato di recte, vagliono lo stesso, cioè probe ec.), veggansi nel Forc. in recte ne' due ultimi paragrafi della seconda colonna di detto articolo.
(26. Dec. Festa di S. Stefano. 1823.)
Setola per il lat. seta, setoloso setoluto per setosus, e v. gli altri derivati di setola, e il Forc. in setula.
(26. Dec. 1823. Festa di S. Stefano.)
Nivitari pass. da nivo is. Gloss. Cang.
(27. Dec. 1823. Festa di S. Giovanni Evangelista.)
[4005]Diminutivi greci positivati. ??????, ?????, da ?????
(27. Dec. 1823.)
Verbi diminutivi positivati. Ringhiare cioè ringulare da ringere. V. i franc. e spagn. (27. Dec. 1823.). Avvinchiare, avvinghiare, succhiare, succiare (sugo is, suggere, sucer ec.). e molti altri simili verbi italiani in ghiare e chiare, iare ec. sono assoluti diminutivi (quasi tutti e per lo più o tutti e sempre positivati), e diminutivi non in italiano ma in latino donde mostrano assolutamente esser venuti, cioè da de' rispettivi verbi in ulare, noti o ignoti. Così molti verbi spagn. in jar, franc. in iller, ec. Così anche nomi e altre voci ec.250 (27. Dec. 1823.). - Possono però tali verbi ec. esser fatti anche da nomi o latini o italiani ec. noti o ignoti, come p.e. ringhiare da ringhio (nome usato), il quale quando anche fosse da un ringulus, questo non sarebbe diminutivo, o da nomi che essendo diminutivi in latino, in ulus, non lo sieno in italiano ec. (27. Dec. 1823. Festa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista.). Tali sono i verbi rugghiare e mugghiare, mugliare,251 mugolare, mugiolare, muggiolare coi derivati ec. di questi e di mugghiare, rugghiare ec. del quale però mi ricordo aver parlato altrove e veggasi il detto quivi.
(28. Dec. giorno degl'Innocenti. 1823.). Veggasi la pag.4008. capoversi 4. e ultimo.
Diminutivi positivati. Vasello. V. la Crusca, co' suoi derivati, e in Vagello co' derivati.
(28. Dec. 1823.)
Plurali italiani in a. Vasella plur. di vasello.
(28. Dec. 1823.). Vasa plur. di vaso. Crus. e Arios. Sat.3.
Participii passivi in senso att. o neut. ec. Apercibido per fatto inteso, che sta sull'avviso ec. (D. Quijote). Inteso per informato, intendente, ec. (entendido, entendu. V. spagn. e franc.: se però in questo senso appartenesse al neut. pass. intendersi, entenderse ec. non spetterebbe [4006]al nostro proposito.). Discreto it. spagn. (di cui par che, almeno principalmente sia proprio) e franc. per discernente ec.252 V. il Gloss. ec.
(29. Dec. 1823.)
Alla p.3955. marg. - di questo però particolarmente. - Coltellinaio ec. ec.
(29. Dec. 1823.)
Avvisato, avisado ec. nel senso di accorto ec. molto s'ingannerebbe chi lo credesse un significato passivo dall'attivo di avvisare cioè avvertire ec.
(29. Dec. 1823.)
Participii passati in senso attivo o neutro, aggettivato. V. Forc. in consultus dove non approvo il modo in ch'egli spiega l'origine del significato attivo o neutro di questa voce, per non aver considerato i tanti altri es. che v'hanno di tali participii così usati, aggettivamente o no, ne' quali non ha punto luogo una simile spiegazione. In particolare poi v'hanno esempi in significati simili a quello di consultus, sì nel latino sì nelle lingue moderne, come cautus, avvisato, avvertito ec. da me sparsamente notati altrove, e consideratus attivamente nel latino e nell'italiano ec. di cui v. il Forc. la Crus. gli spagnuoli e francesi. V. ancora i composti ec. di consultus in tal senso, come jurisconsultus ec. e di consideratus, come inconsideratus ec. e così degli altri tali participii.
(29. Dec. 1823.)
Appellito as, apellidar ec.
(30. Dec. 1823.)
Diminutivi greci positivati. ?????? ec. ???????, (come in lat. mamma e mammilla nello stesso senso, del che altrove), ????? ec. e ?????? ????, quasi nutricula ec.
(30. Dec. 1823.). Vedi la pag. seg. capoverso 1.
Diminutivi positivati. Sencillo da sincerus. Così pretto da purus del che altrove, nel medesimo senso, e ambo diminutivi aggettivi il che è raro ec. Tenellus, tenellulus, lascivulus, blandulus, misellus ec. ec. miserello ec. ec. ma è raro che gli aggettivi diminutivi sieno positivati ec. ec. [4007] Seggiola, seggiolo (v. i derivati sopraddiminutivi, e anche accrescitivi, come seggiolone, fatti dal diminutivo, il che è notabile, nè potrebbe ragionevolmente aver luogo se il diminivo non fosse positivato, o non avesse un senso disgiunto da diminuzione ec. e in tali casi è frequente) per sedia, seggia, seggio, sebbene hanno forse un senso più circoscritto ec. e vedi il detto altrove del lat. sella, e la Crusca ec.
(1. Gen. 1824.)
Alla p.4004. Dicesi anche tettola, che la Crus. chiama espressamente diminutivo di tetta, come in lat. mamma e mammilla nel senso stesso, e come appunto in greco ????? ec. e ???????, collo stesso significato. Vedi la pag. anteced. fine. e 4001.
(2. Gen. 1824.)
Diminutivi positivati. Porcello ec. V. Crus. e nota che questa positivazione è massimamente propria de' nostri antichi e trecentisti più che del moderno linguaggio. Forc. ec.
(2. Gen. 1824.). V. Forc. in Puera, esemp.1.
Sopraddiminutivi latini. Agellulus. Asellulus ec.
(2. Gen. 1824.). Tenellulus. Vedi la p.3987.
Alle varie alterazioni de' verbi greci quanto alla forma (sia nel tema, sia altrove ec.) senz'alterar punto il significato, delle quali altrove, aggiungi in ???? o ?????, come ?????, ????????, ?????????; ????, ???????, ????????; che valgono tutti tre lo stesso, e sono un sol verbo. Lascio poi l'alterazione sì comune in ??, ch'è pur di tante forme, e sì di regola e proprietà dell'uso greco ec. ec. e che parimente non muta punto il significato, che moltissime volte ha fatto dimenticare, disusare, o anche ignorare affatto il vero tema in ?, che in molti verbi si congettura o si dee congetturare, benchè espressamente non si trovi, essere stata usata ec.
(2. Gen. 1824.)
Participii passati in senso attivo o neutro ec. Trascurato, tracutato, tracotato, straccurato ec. V. la Crus. in Tracotare, sebbene quell'etimologia è falsissima perchè tracotare è da cuite o cuyte, cuyter ec. provenz. ec. cuita, cuitar ec. spagn. ant. cuidado cuidar ec. spagn. mod.
(4. Gen. 1824.)
Diminutivi greci positivati. ????????. V. Scap.
(4. Gen. Domenica. 1824.)
[4008]Alla p.3969. Appunto hanno anche gli spagnuoli il diminutivo in uelo, che come il nostro uolo vale olo e viene dal latino in olus o ulus.
(5. Gen. Vigilia della Santa Epifania. 1824.)
Diminutivi greci positivati: ???????? che ha cacciato l'uso del posit. V. Scap. ??????. V. Scap.
(5. Gen. Vigilia della S. Epifania. 1824.)
Participi italiani in ito ed uto, del che altrove. Apparito e apparuto (Machiav. Istor. l.7. opp.1550. par.1. p.268. mezzo). Questo secondo però, oltre a non avere, ch'io sappia, altra autorità che di uno scrittore molto poco diligente nella lingua, in particolare nella Storia, dov'anche potrebb'esser fallo di stampa, può essere da apparere (laddove il primo da apparire), onde anche apparso, come da parere, paruto e parso. Comparere non si trova, almeno nella Crus., bensì però comparso, oggi assai più frequente di comparito ch'è di comparire, da cui però non viene comparso, il quale forse è moderno e fatto solo per analogia di apparso e parso, che sono oggi i più usitati.
(5. Gen. Vigilia della S. Epifania. 1824.)
Verbi frequentativi ec. italiani. Sputacchiare, stiracchiare da sputare, stirare. Questa forma in acchiare, e in occhiare, icchiare, ecchiare, ucchiare e in ghiare ec. (v. il pens. ult. di que...
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