[Pagina precedente]...aordinaria anomalia è mutata la coniugazione di do dalla prima nella terza: non così in circumdo as, venundo as, pessundo as ec.) Ma in nessun composto del verbo ?????? comparisce nel greco il suo vero tema. ???? voce e tema di verbo anomalo o difettivo, non si troverà [2773]credo, in greco se non presso i poeti, ma tra' latini edo e il suo composto comedo sono voci e verbi di tutti i secoli e di tutte le scritture. Eo ?? tema da cui nascono in greco tanti verbi, non si trova nè fra' poeti greci nè fra' prosatori ma egli è comune e proprio ai latini, e ne nasce un verbo usitatissimo, co' suoi composti, che tutti conservano il tema intatto e conservano altresì tutta la sua coniugazione perfettamente, redeo, abeo, exeo, ineo, subeo, coeo, adeo, circumeo, pereo, intereo, obeo, prodeo, introeo, veneo, praetereo, transeo, ec. Nessun composto greco conserva il tema ??.Lateo è il medesimo che ????, voce, e tempo ben raro negli scrittori greci, e verbo difettivo in greco, ma tema comune e usitatissimo, e verbo quasi perfetto e regolare in latino. Il tema ???? trovasi espressamente in Senofon. Simpos. c.4. §.48. I Dori e gli Eoli dicevano probabilmente ????. Patior che sta in luogo dell'attivo patio (il quale pur si trova nell'antica latinità ) è più vicino al ????, (Dor. ed Eol. ????) inusitato in greco, che non è l'usitato ?????. Composti, per-petior ec. Il verbo fero, s'io non m'inganno, ha più voci in latino che in greco. Del tema sto equivalente all'inusitato ????, altrove.
Il tema ???? non si trova, ch'io sappia in greco. Il verbo si trova, cioè ????? ?????? ??????, ???? ec. ma è difettivo. Il verbo sto è intero.
[2774]Viceversa saranno ben pochi quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e vero tema, disusato in latino, o le cui voci che in latino sieno o perdute o irregolari, si conservino, e regolari, nell'uso greco universale d'ogni buon secolo e d'ogni genere di scrittura. Tale per esempio sarebbe il verbo ????, tema di memini (il qual memini è fatto per duplicazione della m, come in greco ???????? e come molti preteriti latini, cecini, cecidi, dedi, steti, fefelli, poposci, pepuli, tetuli antico, da tulo o tollo, tetigi, pepigi, peperci, cecidi, spopondi, dedidi, tetendi, peperi, totondi, pependi, didici v. Gell. 7. 9) ec. Di questo verbo ???? si conservano alcune voci nel greco, ma piuttosto presso i poeti che altrove: e dubito che in alcun luogo si trovi esso tema ????. Puoi vedere la p.3691.
E qui osservo che la lingua latina conserva ordinariamente i suoi temi più semplici e puri cioè composti di minor numero di lettere, che non fa la lingua greca. Il che si può vedere e per gli esempi sopraddotti, e per alcuni che s'addurranno, e per moltissimi che si potrebbero addurre. Per esempio da ?? o ???, i greci, per la solita duplicazione o anadiplasiasmo, oltre l'inflessione in ??, fecero ??????; come da ????? ????????, [2775]da ??? o ????? ??????? o ????????, da ???? ????????, da ???? ?????? o ???????? o ???????, da ??? ??????, da ????? ???????? o ??????? o ???????? o ????????, da ????? e da ??? o da ???? ???????, da ???, ????, ????? ????? o ??????, o ???????, da ???? ?????? o ???????, da ????? ???????, da ????? ????????, da ????? ec. ????????, ec. da ???? ????????, da ???? ????????, e mille altri. I latini conservarono il puro do. Così da ???? ???????. I latini lateo. Così da ???? ???????, da ???? ???????, da ????? ???????, da ???? ???????, da ????? ???????, da ??? ?????, da ????? ???????? o ?????????, da ???? ???????, da ??? ????? o ?????? e simili, da ??? ?????, da ????? ??????? ec., da ??? ????, da ????? ?????, ??????? ???????, da ????? ??????, da ???? ??????, da ???? ?????? e ???????, da ?????? ????????, ????????, ????????, ??????. Cento forme e figure avevano i greci (o provenienti dalla varietà e proprietà de' dialetti, o d'altronde) sì di alterare, come di accrescere gli elementi de' loro temi. Non così i latini. Quindi i loro temi o sono monosillabi, o più facili da ridursi alla radice monosillaha. V. p.2811.
2. Molte radici (o primitive o secondarie) di vocaboli greci che non si trovano nel greco, o non sono in uso, quantunque lo fossero già , si conservano nel latino, e sono usitate. Può servir d'esempio la voce do, radice del verbo ??????, il quale non è nè anomalo nè difettivo come ho detto di sopra. Ma ?????? è veramente lo stesso do (non un suo derivato) alterato cioè duplicato ed inflesso alla maniera greca. ??????? si è un vero derivato di ????, il quale però non si trova ne' greci, o è rarissimo e solamente poetico. Ben si trova il suo participio fem. sostantivato ???????, che nella 2da iscrizione triopea, è [2776]adoperato in forma aggettiva. I latini hanno rapio, che per metatesi è appunto il tema ????. Nello Scapula trovo senza esempio ???? ed ???????. Questo sarebbe contrazione di ????? (v. Schrevel. in ?????), del quale ?????? non sarebbe un derivato ma quasi un'inflessione, come da ??????, ???????. Ma di ????? non può venire ???????, bensì ????????? o ?????????. V. p.2786.
3. Com'è detto qui sopra, p.2774-5. la lingua latina è solita di conservar le parole molto più semplici quanto agli elementi, che non fa la lingua greca. E ciò si deve intendere non solo de' temi de' verbi o delle radici di qualunque vocabolo, ma d'ogni altra qualsivoglia voce. Per ????? ??????? i latini hanno dens -tis. ???????? dev'essere un'alterazione di ?????? come ??????? di ??????, ??????? di ??????, ?????? di ?????, ??????? di ??????, ??????? di ?????? da ??? e ????, v. p.2825.3169. ?????? o ????? di ???? ec. Infatti ?????? è molto più imitativo e conveniente che ??????? dove il ?, quanto all'imitare, ci sta a pigione. Or questo verbo in origine è formato e nato evidentemente dall'imitazione del suo soggetto, come ululo. E non è maraviglia, perciocchè egli è vocabolo significativo d'un suono. V. p.2811. e lo Scap. in ???????. I latini hanno ululo, che certo è originalmente tutt'uno con ???????, ed è tanto più semplice negli elementi. ????????, verbo difettivo o anomalo, è fatto per anadiplasiasmo da ??????, il [2777]quale non è già il suo tema, ma sibbene ????, onde ?????? come da ???? ????????, da ???? ??????, da ??? ?????, da ??? inusitato ????? poetico da ????? ???????? poetico da ??????? ?????????, da ????? inusitato ???????, da ????? ??????, da ??? ?????, da ????? (contratto ????) ????????. I latini hanno nosco senza l'anadiplasiasmo e senza il g. E qui pure si noti nel latino la conservazione dell'antichità . I greci medesimi dicono comunemente anche ???????. Ma il puro tema di questo verbo, ch'è ?????? e per sineresi ????? fatto da ??? (come i sopraddetti ???? ec.), da cui gli Eoli ???? (v. Lexic.), non si trova in tutta la grecità , e trovasi nel latino. Nel quale il verbo nosco è così regolare come i suoi uniformi, cresco, suesco, nascor, scisco e simili e in parte adolesco, exolesco, inolesco ec. pasco ec. V. la pag.3688. sqq. E comparisce nel latino il g eolico ne' composti di nosco, agnosco, cognosco, ignosco, dignosco (trovasi anche dinosco), prognosticum (sebben questa è voce tolta dal greco a dirittura, ai tempi di Cic. o circa). Negli altri composti praenosco, internosco, il g non comparisce. V. p.3695.
[2778]4. Molti attivi di verbi che in greco non conservano se non il medio ???????-salio (in senso attivo, o passivo, o in ambedue), o il passivo, (in senso passivo o attivo ec.) l'uno e l'altro, o parte dell'uno, parte dell'altro, (com'è ordinarissimo), segni certissimi di un verbo greco attivo perduto (come lo sono i deponenti in latino), o che in greco sono appena conosciuti, o solamente poetici, o antiquati o insoliti, sono comuni ed usitati universalmente in latino, o se non altro si conservano. Di ciò si potrebbero addurre non pochi esempi. Bastimi il verbo gigno, attivo di ???????? che significa gignor e che in greco manca non solo di voce ma eziandio di significazione attiva. E notate che il verbo latino gigno nel perfetto e ne' tempi che dal perfetto si formano e nel supino, muta la i radicale in e, e perde il secondo g come appunto accade nel greco ???????? nelle sue inflessioni. Serva per altro esempio il verbo volo, il quale io dico esser la voce attiva di ????????, cioè ?????, mutato il b in v, come in tanti [2779]altri casi (p.e. da ???? vado), vedi p.4014. e fatto dell'??, ?, alla Dorica, cioè ????, come di ???? i dori ???, i latini bos, di ????? gli Eoli ????? (come ????? da ?????), i latini somnus, di ????, nox: v. p.3816. oltre le solite mutazioni volgari di vulgus vulpes ec. in volgus volpes. (12-13. Giugno 1823.). ????? si trovò certamente nell'antica lingua greca, come mostra il suo medio ????????. E forse sì ????? che ???? ed ????? furono fatti per ????????? dal tema monosillabo ?? volo, onde ?????, ??????? ec. V. Lexic. E così ???? volo viene forse dalla stessa radice del suo sinonimo ????????, di cui però v. Ammon. de Different. vocabulor. (???????? nolo è di Plat. e di Demost. nelle epist.) Di tal ????????? se n'ha appunto un esempio in ?????????. V. p.3842.
Alle osservazioni da me fatte circa il verbo expectare nel principio della mia teoria de' continuativi, aggiungi che anche in greco ???????? vale osservare o stare a vedere guardare, e nel medesimo tempo aspettare, onde ??????????
(13. Giugno 1823.)
Che il proprio tema de' verbi (????, ??????, ??????? fosse ????, come forse ho detto nella mia teoria de' continuativi parlando di sisto, e che l'iota sia una giunta fatta al tema per proprietà di lingua, si conosce sì dalle molte voci di questi verbi che mancano di quell'i paragogico, e da tutti i loro derivati che parimente [2780]ne mancano, sì dal verbo ??????? il quale colla medesima paragoge (ch'esso perde in molte voci) è fatto dall'inusitato ???? (v. la Gramm. di Pad. p.210.) o ?????, onde ????????, ???????, ??????? che vagliono altresì volare, e che in origine non debbon esser altro che il verbo ????? pando explico che ancora esiste, trasportato alla significazione del volare per lo spiegar delle ali ec. e vedi la pag.2826.
Del resto niente impedirebbe che sto e ???? non avessero niente di comune nella loro origine, o ch'essi fossero nati da una stessa lingua madre, ma indipendentemente l'uno dall'altro, giacchè l'uno significa stare ed anche essere (vedi Forcellini), e l'altro stabilire, il cui passivo o medio ???????, passivando il significato di stabilire, viene a prendere la significazione neutra di stare (quasi essere stabilito).
Ma supponendo che sto e ???? sieno in origine uno stesso verbo, niente pure impedisce che il greco sia derivato dal verbo latino, e che tuttavia il latino sisto, ben diverso da sto e per coniugazione e per significato e per tutto, sia nato dal greco ?????, ????.
[2781]Chi può saper le varie vicende dei commerci antichissimi fra le lingue latina e greca, dopo che l'una e l'altra nacquero dalla stessa madre; quando la storia delle due nazioni comincia per noi così tardi, e massime la storia veridica, e certa; e la storia non alterata dalle favole ambiziose di cui è tutta piena l'antica istoria greca? Chi può con certezza negare che in quel lunghissimo tratto di tempi oscurissimi non vi fossero delle epoche nelle quali la lingua greca si arricchisse delle spoglie della sorella, ed altre, o successivamente o anche allo stesso tempo, in cui la lingua latina si arricchisse, come certo fece, delle spoglie della greca, ed anche ricevesse sotto nuova forma alcune di quelle medesime voci ch'erano nate da lei e da lei passate nella lingua greca, o alcuni derivati di quelle? Come sarebbe nella nostra supposizione; cioè che sto, nato nella lingua latina dal participio di sum, passato in Grecia sotto forma di ????, [2782]ridotto quivi per paragoge alla forma di ?????, e per contrazione a quella d'???? e mutata significazione per affinità , ritornasse nel latino colla forma di sisto, il qual verbo verrebbe così ad essere originalmente il medesimo che sto.
Osservando la cosa ne' tempi moderni, non sappiamo noi che la lingua francese è venuta d'Italia? e che dal medesimo...
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