[Pagina precedente]...lendo li avversarii che la piazza alta possi molestare il nemico che sia su la fossa, potrà nell'istesso modo, e più facilmente ancora, impedirlo che non possa piantare le artiglierie per accecare le cannoniere.
Considerate tutte le ragioni dall'una e dall'altra parte, le quali sono efficaci e gagliarde, risolviamo che, potendosi, non meno la contrascarpa che la fronte del baluardo sieno difese e di ficco e di striscio. Però, dovendo in ciascheduno fianco essere almeno due cannoniere, ordineremo che una strisci il baluardo e ficchi la contrascarpa, e l'altra strisci la contrascarpa e ficchi il baluardo; il che compartiremo in maniera, che non causi inconveniente alcuno, come a suo luogo sarà manifesto.
DELLA PIANTA E DEL PROFILO.
Volendo dar perfetta cognizione della pianta e del profilo, e della loro differenza, bisogna farsi un poco di lontano, e dichiarare come in ciascheduno corpo sono tre dimensioni, senza le quali non si può assegnare e determinare l'intiera sua quantità : e sono, tali dimensioni o misure, lunghezza, larghezza ed altezza o profondità ; e sono, come si è detto, necessarie tutte insieme per determinare l'intera grandezza di ciascheduno corpo. Perché, sendo noi dimandati quanto sia grande qualche corpo, se diremo essere tanto lungo, diremo imperfettamente, potendo con la medesima lunghezza essere congiunta maggiore o minore larghezza, maggiore o minore altezza; né si saria risposto sufficientemente, dicendo esser tanto lungo e tanto largo, senza dire ancora essere tanto alto: ma quando alla dimanda si risponderà , il corpo essere tanto lungo, tanto largo e tanto alto, allora si sarà a pieno satisfatto al quesito, non avendo corpo alcuno altre misure in sé che le tre sopra nominate. E perché nei nostri discorsi, volendo dimostrare tutte le proporzioni delle parti della fortezza, aviamo bisogno di dichiararne tutte le misure; però sarà necessario dire non solamente quanto ciaschedun membro deva esser lungo, ma quanto largo ancora e quanto alto. Ma perché noi aviamo di bisogno di rappresentare i disegni della fortezza in una superficie, non essendo la superficie capace se non di due misure, non potremo nell'istesso disegno rappresentare le lunghezze, le larghezze e le altezze; ma potremo bene rappresentarne due, cioè le lunghezze con le larghezze, o vero le larghezze con le altezze.
Ed acciò che quanto si è detto, con l'essempio si faccia più manifesto, proponghiamoci di volere rappresentare le lunghezze e larghezze di una cortina, con due mezzi baluardi, con la fossa e contrascarpa. E recandoci innanzi la prima delle sottoposte figure [v. figura 31], averemo per la linea
EF la lunghezza della cortina; le linee
ED,
FG saranno le lunghezze de i fianchi; dalle linee
GHI,
DCA ci viene dimostrata la larghezza dell'orecchione e lunghezza delle fronti; per le linee 2 3 4 viene mostrata la lunghezza della contrascarpa; e volendo vedere la sua larghezza, cioè quanto la pendenza della sua scarpa la fa slargare dalla parte di sopra, guarderemo lo spazio compreso dentro alle due linee 2 3 4, 5 6 7; e lo spazio tra le due linee 5 6 7, 8 9 10 sarà la larghezza della strada coperta. La linea
KLMNOPQR,1 che rigira intorno tutta la fortificazione, comprende quello spazio e larghezza, che la parte inferiore acquista mediante la scarpa; l'intervallo tra le linee
EF,
ST sarà la larghezza del parapetto; e tra le linee
ST,
VX sarà la larghezza della banchetta. Ecco come nel presente disegno aviamo le lunghezze e larghezze, e non le altezze; le quali se vorremo avere, insieme però con le larghezze, le prenderemo dal secondo disegno [v. figura 32]; nel quale
AB sarà la altezza della banchetta,
BC la sua larghezza,
CD altezza del parapetto,
DE la sua larghezza e pendenza,
EFG altezza e pendenza della cortina e sua scarpa,
GH larghezza della fossa,
HI altezza e pendenza della contrascarpa,
IK larghezza della strada coperta,
KL altezza del suo parapetto. E così in questo secondo disegno aviamo le medesime cose che nel primo, ma rappresentate sotto altre dimensioni.
E concludendo diciamo, quel disegno che ci rappresenta le lunghezze con le larghezze dimandarsi
pianta; e l'altro, che ha le larghezze con le altezze, esser detto
profilo.
DELLA SCALA.
Poi che le misure non sono appresso tutte le nazioni le istesse, ma alcuni usano il braccio e le altre misure più lunghe, ed alcuni più corte; se vogliamo sfuggire l'ambiguità e confusione, fa di mestiero che stabiliamo e fermiamo con quali misure siamo per proporzionare e misurare ciascheduna parte della nostra fortezza. Diciamo dunque che useremo per nostra misura il commune braccio toscano; il quale acciò sia noto a ciascheduno, noteremo l'infrascritta linea
AB, che è uguale alla quarta parte del detto braccio.2
A________________________________________________________________________B
E perché si possa con le debite misure proporzionare ciaschedun membro della fortezza in qual si voglia picciola superficie, bisogna che dichiariamo il modo di fare ed usare la scala. Quando dunque avremo determinato, che figura vogliamo dare alla fortezza, e sopra a qual spazio s'abbia da disegnare, prima tireremo una linea retta di lunghezza tale, che giudichiamo, a un di presso, che tanto deva essere la lunghezza di uno de i lati della figura, o vogliamo dire una cortina tra l'uno e l'altro de i baluardi; di poi, come averemo quando si dirà delle misure, la divideremo in tante parti eguali, quante braccia deve essere la lunghezza di detta cortina: e così averemo la scala delle braccia, dalla quale caveremo tutte le altre misure.
Ma per fuggire il tedio di avere a fare una sì lunga divisione, potremo fare con più brevità in questa maniera. Ponghiamo,
exempli gratia, che la cortina abbia ad essere lunga quattrocento braccia: pigliando la quarta parte della linea che ci deve rappresentare detta cortina, averemo la misura di cento braccia, la quale divideremo in dieci parti, e ciascheduna di esse ci rappresenterà braccia dieci; doppo divideremo una di queste decine in dieci particelle, ciascheduna delle quali dimostrerà un braccio: e così da tale divisione potremo facilmente prendere il numero di quante braccia ne piacerà , come di sei, quindici, venti, venticinque, etc., sì come ciascheduno senza difficoltà può da sé stesso comprendere.
PRIME CONSIDERAZIONI INTORNO ALL'ACCOMMODARE DIVERSI CORPI DI DIFESA ALLE FORTIFICAZIONI.
La fortezza si potrà difendere con i soli baluardi, quando la lunghezza delle cortine non sarà troppo grande, come dimostra la seguente figura [v. figura 33]: ed in ciascheduno fianco si accommoderanno almeno due cannoniere, una a canto alla cortina segnata
A, la quale, come si vede, striscia la faccia del baluardo opposto e ficca nella contrascarpa; ed una accanto allo orecchione, segnata
B, che striscia la contrascarpa e ficca nella faccia del baluardo. E tale fortificazione è bonissima e sicura.
Nella seguente figura [v. figura 34] sono accommodate, tra i baluardi, le piatte forme sopra le cortine reflesse, senza che impedischino le cannoniere de' baluardi; di maniera che la cannoniera a canto all'orecchione striscierà la contrascarpa e ficcherà nella faccia del baluardo, e la cannoniera a canto alla cortina ficcherà nell'uno e nell'altro luogo. Le cannoniere della piatta forma striscieranno le faccie de' baluardi. Ma tale fortificazione non è da eleggersi in circondare tutta una fortezza: ma si può bene tollerare in un solo luogo, quando si avesse la distanza tra l'uno e l'altro baluardo molto grande.
La piatta forma a rovescio s'accommoda, come nella seguente figura [v. figura 35], di modo che strisci la fronte de i baluardi. Ma non potendo ella recare altra difesa, non è da eleggersi, anzi si deve sfuggire, e solo porsi in uso sforzati dalla necessità , quando non vi sia altro modo di cavar le difese.
Li cavallieri a cavallo, come dimostra la seguente figura [v. figura 36], con le piazze da basso strisciano le faccie dei baluardi; e sono di maniera situati, che le cannoniere de i baluardi, le quali sono a canto all'orecchione, ficcano nella faccia del baluardo opposto e strisciano la contrascarpa, nella quale ficca la cannoniera a canto alla cortina. Nel fabricare questi cavallieri, siamo di parere che la cortina, che gli traversa, non si rompa, anzi s'inalzi all'altezza del cavalliero; acciò che se mai venisse zappata e rovinata la parte dinanzi, resti la parte di dentro, sostenuta dalla cortina, a guisa di semplice cavalliero. Tale fortificazione è molto meglio di quella della piattaforma; perché, oltre a quello si è detto, scuopre la campagna, fa traversa di dentro al battere per cortina, serve per difesa della ritirata, e da alto scuopre e batte i baluardi che fussero stati tolti.
Nella seguente maniera di fortificazione [v. figura 37], i baluardi prestano tutte le difese da per loro, ed i cavallieri aggiunti tra l'uno e l'altro baluardo battono solamente la campagna, possono difendere la ritirata, ed, essendo preso uno baluardo, potranno travagliare e scacciarne il nemico; e questi si potranno fare di qual si voglia forma.
Per accommodare un cavalliero sopra uno baluardo, non troviamo dimostratone da altri modo alcuno, che a pieno ne satisfaccia: il che è stato cagione di farci pensare sopra, e finalmente crederò averne trovato un modo, il quale augumenti molte difese, senza punto impedire o disturbare le solite difese del baluardo. E perché l'intendere a parole la sua fabrica è alquanto intrigato, la dichiareremo, il meglio che si potrà , sopra la figura [v. figura 38].
Il cavalliero, dunque, accommodato sopra la gola del baluardo, è quello che nella seguente figura ci viene rappresentato per le lettere
ABCDEFG; e le piazze di sotto del baluardo hanno il muro
BC ed
EF, che è commune a loro ed ancora al cavalliero, e sono dette piazze
BCHI, ed
EFKL. Di queste se ne coprirà con la volta la metà o vero li dui terzi acciò che, venendo battuto per fianco il cavalliero, le sue rovine non proibischino il potere stare nelle piazze da basso. Queste parti ricoperte sono segnate
BCTV ed
EFRS; e quando saremo col cavalliero all'altezza di dette volte, si girerà , secondo la larghezza delle piazze di sotto, un mezzo cerchio di qua ed uno di là da' lati del cavalliero, quali entreranno in corpo al cavalliero, come si vede
M,
N; e questi si alzeranno su a guisa di due nicchie, ed all'altezza di sei braccia incirca si chiuderanno: di maniera che, volendo noi tirar per fianco dalla piazza di sopra del baluardo, tra la larghezza delle volte e lo spazio acquistato dai dui mezzi cerchi vi sarà campo a bastanza per lo stornare delle artiglierie, quale spazio vien compreso per le lettere
TVN ed
RSM. Girerassi ancora in cerchio la parte dinanzi del cavalliero, come si vede
EDC; e per poter salire sopra la piazza alta del baluardo, si farà sotto il cavalliero una strada in volta, segnata
OD; e le salite del cavalliero si faranno a canto le piazze di sotto, l'una dov'è
VBA, e l'altra dove è
RFG; e si potranno accommodare ancora le due stanze
P,
Q, quali potranno servire per la ritirata.
I cavallieri a canto i baluardi, come si vede nella figura seguente [v. figura 39], sono, in alcune cose, da posporsi al cavalliero piantato sopra il baluardo nel modo poco fa dichiarato; perché, restando dentro della cortina, non portano difesa se non alla campagna oltre la fossa. È ben vero che servono eccellentemente per traversa al battere per cortina, e fanno bonissimo fianco alla cortina per di dentro: ed insomma è fortificazione da apprezzarsi.
La seguente fortificazione [v. figura 40], con la piattaforma sopra la cortina diritta, non ci piace; perché non si potrà accommodare talmente, che non impedisca le difese scambievoli de' fia...
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