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V.
Resta ora che assegnamo la ragione del mettere i traversi alle piazze, che devono andare a sghembo e secondare i tiri delle artiglierie, acciò che esse nello stornare siano libere, e non corrino rischio di percuotere ne' muri e rompersi. E però, primieramente, il tiro
OM è causa che si faccia pendere in dentro il muro della piazza: e perché il tiro
SL della terza cannoniera e il tiro
TV della seconda lasciano fra di loro spazio libero dietro al secondo merlone, si può cavar la scesa che va alla sortita.
Il muro
XW della piazza dell'orecchione si deve tirar paralello alla faccia del baluardo
LB, lontano da essa braccia 40 o 35 almeno, acciò per tale grossezza si mantenga la spalla, e la piazza resti larga 10 o vero 15 braccia.
Ed essendo impossibile il trovare modo che la prima e seconda cannoniera non siano sottoposte all'essere imboccate, perché, dovendo vedere, è forza che siano vedute, per dare maggior difficultà che si può al nimico, abbiamo pensato di fare almeno sì, che tale imboccamento resti vano; atteso che per altro non s'imboccano le cannoniere, che per fare che le non difendano la cortina ed impedischino il venire all'assalto. Noi per il contrario cercheremo che, se bene siano imboccate, non gli sia tolto il difendere la cortina e vietare l'assalto: il che sarà in questo modo.
La prima cannoniera è esposta all'essere imboccata dal punto
M sino a quanto tiene la contrascarpa, ed i tiri che di tal luogo la possono imboccare comprendono nella piazza lo spazio chiuso tra i tiri
O,
P, oltre i quali verso il punto
Q tutto è sicuro: e però si è fatto il tramezo
Z, doppo il quale si sta sicuro; e per l'istessa cannoniera si striscia la cortina, come mostra il tiro
YV. E perché potrebb'essere, come s'è detto, ch'il nimico venisse su 'l fosso, e di qui imboccasse la seconda cannoniera, venendo il tiro nel punto
N, è stato necessario tirar la traversa
U. Avvertendo che fra i tramezi
Z,
U resti tanto spazio, che, stornando, il pezzo vi capisca e talvolta, bisognando, tra l'uno e l'altro si farà la traversa di terra o sabbione, la qual ritenga l'artiglieria, che non venga a scoprirsi nel punto
N.
La lunghezza della piazza non si farà meno di 40 braccia, facendola pendere un poco verso la fossa, acciò che anco dall'estremità di dentro possa fare effetto; e perciò si faranno le cannoniere senza soglia o scaletto.
DELLA DIVERSITÀ DE' SITI E LORO PROPRIETÀ.
L'aver veduto diversi corpi di difesa ed il loro uso, è bene d'utilità per le particolari cognizioni; ma le distinzioni de' siti e delle nature loro è necessariissimo, anzi quello che più d'ogni altra cosa deve stimarsi in materia del fortificare. E però, andando discorrendo intorno alle diversità loro, c'ingegneremo darne sufficiente contezza, dimostrandole ancora di più gli essempii in disegno.
E prima, per regola generale, tutti i luoghi di piano saranno sicuri dalle mine, e le loro muraglie verranno bene ricoperte dall'argine e spalto della contrascarpa: averanno abondanza d'acque, il che è di grandissima considerazione: le artiglierie di tali fortezze, tirando quasi di punto bianco ed a livello della campagna, faranno maggiore effetto che se tirassero da alto a basso. Ma, all'incontro, sono tali siti soggetti ai cavallieri, che facesse il nimico in campagna, ed alle machine, le quali facilmente possono condursi: oltre a ciò, avrà il nimico meno difficultà a venire all'assalto, non avendo a salire; avrà , oltre a ciò, commodità di tenere cavalleria, che scorrendo rompa le strade, impedisca il soccorso, e più gagliardamente stringa la terra; avrà altresì commodità di far trincere e con esse venire in su 'l fosso, fare de' forti e cavallieri, potendo commodamente lavorar di terra.
I siti de' monti, quando avessero altri luoghi più eminenti da i quali fussero scoperti e signoreggiati, non solo non devono fortificarsi, per essere inutili, anzi si devono sfasciare e smantellare. Ma quando non siano da altri dominati, saranno assai più forti di quelli di piano, avvertendo sopra tutto che siano capaci e spaziosi. Questi con manco spesa di terrapieno, avendolo fatto dalla natura, si fortificheranno; saranno sicuri da' cavallieri e dalle machine, che non potranno condursi alle muraglie; sarà da questi tenuto lontano il nimico, e combattendo, si starà a vantaggio, facendoli ancora rovinare materia addosso per le valli che avrà intorno, le quali, sendo molte, impediranno anco l'assedio, e potranno facilmente venire soccorsi. Ma, all'incontro, sono sottoposti alle mine, e l'artiglieria nemica vi ha gran forza, battendo di sotto in su; patiscono d'acqua, né possono valersi di cavalleria che tenessero dentro.
Dentro a i laghi ed al mare si sarà sicuro da' rubbamenti, dalle mine, e con difficultà si potranno far batterie. In questi luoghi manco guardie bastano, e manco difensori ancora. Ma quelle fortezze che saranno poste in acqua dolce, saranno pericolose ne' tempi de' ghiacci; oltre che, per lo più, in simil luoghi vi è cattiva aria. Sopra i fiumi o in mezzo ad essi s'è sicuro dalle mine, né si patisce d'acque; ma bisogna avvertire che il fiume non possa esser deviato fuori del suo letto, onde per esso si possa entrare nella fortezza: s'è, in oltre, molte volte sottoposto alle inondazioni e naturali ed artificiali, quando, col turare il nimico l'uscita del fiume, allaga e sommerge la fortezza.
Imperò, tenendo fermi questi avvertimenti, sendo noi sforzati ad accommodarci ad uno di questi siti, doviamo cercare, s'egli è possibile, rimediare a quelle lesioni che gli possono essere fatte. Come, per essempio, ne' siti de' monti si provederà alle mine con l'ordinare le contramine; e per non avere a patire d'acque, si faranno conserve grandissime. E simili avvertimenti si avranno intorno alli altri particolari.
Ma, in generale, ci saranno ancora molte considerazioni, le quali sono utili a tutti i siti. Come, per essempio, sarà di necessità considerare il luogo da fortificarsi intorno intorno per lo spazio di mille passi, e vedere quali cose vi siano che possino nuocere alla fortezza e giovare al nimico, e levarle via; osservando per regola ferma ed infallibile, che tutti i siti che hanno a torno altri luoghi eminenti, onde possono essere scoperti e signoreggiati, si devono lasciar stare, perché non sono capaci da esser fortificati. Lo spazio di mille passi vuol esser tutto netto e scoperto di maniera, che non possa né anche un uccello accostarsi alla fortezza senza esser scoperto: però le case, gli arbori e simili impedimenti si torranno tutti via, spianando tutto all'intorno. Ma da' luoghi rilevati o bassi per natura non sarà così facile l'assicurarsi: e da' luoghi rilevati si può essere battuto, scortinato ed offeso dentro; e da i luoghi bassi si possono far mine e cavamenti. Quanto a i luoghi rilevati, si rimedierà con far dentro de' cavallieri, e rilevarsi tanto che si venga a superare l'altezza di fuori: che se ciò far non si potrà , per esser dominato da luogo troppo eminente, la fortificazione riman vana ed inutile; se già , non essendo tali luoghi troppo lontani, non s'andassero ad abbracciare con le cortine, incorporandoli nella fortezza, o vero, potendo, allontanandosene almeno mille passi. Quanto a i luoghi bassi, dato che si possino fare cavallieri o baluardi che gli scoprino, sarà ottimo rimedio; o vero andargli a trovare con qualche cortina, dove facilmente si possino scoprire: e dato che né l'uno né l'altro far si possa, sarà bene a quella parte dentro alla muraglia fare de' pozzi, rispetto alle mine, ed anche per sentire i cavamenti ch'il nimico facesse, per potervi a tempo rimediare.
DELLA FOSSA.
Intorno al determinare, se sia bene che la fossa sia con acqua o pure senza, sono discordi fra di loro gli autori, essendo che non mancano ragioni per l'una e per l'altra parte. Ma se procederemo con distinzioni, non sarà difficile il conoscere come ragionevolmente in alcuni luoghi sia meglio aver la fossa con acqua, ed in altri senza.
Il fosso con acqua vuol esser largo assai; ed asciutto, vuol esser profondo. L'acqua deve esser almeno sino allo stomaco, acciò non possa esser passata senza grande danno.
Riceveranno grand'utilità dall'acqua que' luoghi, che avranno il paese vicino occupato da' nimici, per rendersi sicuri dall'improvvise scalate; ma fa di bisogno star cauto ne' tempi di ghiacci. Giova l'acqua alle fortezze picciole, ove non possono stare assai genti, e per conseguenza non si sortisce, ma solo si sta a guardia delle mura; per il che bastano manco sentinelle, non potendo il nimico passare l'acque, e, senza esser sentito, venire alla muraglia con le scale.
Le fortezze grandi, ove sono genti assai da poter sortire, è bene che abbino la fossa asciutta, perché sicuramente si possa difenderla e combatterla. Oltre a ciò, essendo asciutta, facilmente si va a levare le rovine: e dato che il nimico facesse fascinate per riempirla, si potranno abbruciare, il che non si può nella bagnata. È utilissima ancora la fossa asciutta, quando i soldati, sendo usciti a scaramucciare ed impedir al nimico il far trincere e piantar gabbioni e simili essercizii, avendo la carica a dosso, fossero forzati a ritirarsi e salvarsi nella fossa; il che far non potrebbono sendovi l'acqua: come ancora non vi si possono accommodare strade coperte, case matte e sortite, che pur sono di grandissimo commodo. Ed in somma la fossa con acqua è per que' luoghi, che, non avendo gran quantità di difensori, stanno aspettando di straccare il nimico che gli assedia: e l'asciutta serve dove sono assai difensori, e vogliono far forza di levarsi il nimico dalle spalle più presto che sia possibile.
DIVERSI ESSEMPI D'ACCOMMODARE I CORPI DI DIFESA SECONDO LE DIVERSITÀ DE' SITI.
Considerando quanto abbiano grande forza gli essempi sensati in persuadere e dichiarare i pensieri dell'animo, abbiamo determinato, per dar maggior lume dell'intenzione nostra, recare innanzi a gli occhi diversi disegni de' luoghi fortificati.
E prima [v. figura 49], la seguente pianta
ABCDEF sarà d'una terra in campagna aperta, la quale, avendo il recinto antico, vogliamo fortificar secondo l'uso moderno. E però è bisognato sopra le cortine vecchie mettere baluardi; ed in qualche luogo si sono messi cavallieri, dove gli spazii dall'uno all'altro baluardo venivano troppo lunghi, attesoché, rispetto alle cortine vecchie, è bisognato fare i corpi di difesa minori e più vicini che in un altro; come quelli della cortina
AB. Con tutto ciò dal fianco dell'uno al fianco dell'altro sarà circa 400 braccia. E perché nella pianta
E non era possibile sopra le cortine
FE e
DE formar baluardo che acutissimo non venisse, è stato di necessità ritirarsi con i fianchi in dentro, come si vede il fianco
G ed il fianco
H, e tirare la cortina
GR, e la cortina
HK, quali nei punti
R,
K si congiungono con le cortine vecchie; e perché nel punto
R e nel punto
K fanno reflessione in fuori, vi facciamo sopra dui cavallieri grandi, acciò, se mai quel baluardo venisse tagliato e preso da' nimici, questi non ve li lascino stare: ed in questa maniera, con bellissima invenzione, e con poca mutazione delle due cortine vecchie
RE,
KE nelle due nuove
RG,
KH, viene accommodato il tutto. Nel resto tutte le cannoniere fanno quello s'è detto nella fabrica del baluardo, strisciando e ficcando nelle faccie e nella contrascarpa. Il terrapieno viene a torno con braccia 40 di lunghezza, e con altrettanta i cavallieri segnati
N. E perché simili fabriche antiche hanno intorno intorno molte torri, quelle che saranno troppo vicine a i fianchi bisogna levarle, come nella figura quelle che sono segnate
Q. Nel fare i terrapieni s'avvertirà di mettervi de' legnami, acciò che non lascino così subito aggravare le mura, ma vadino assodandosi...
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