LA LUPA, di Giovanni Verga - pagina 4
...
...
e non è giovato!...
NANNI No!...
no, gnà Pina!...
Andiamo diritto all'inferno adesso!...
Si ode stridere in alto la civetta.
Sentite, la civetta!
Imprecando col pugno rivolto al cielo.
Su te il malaugurio, bestiaccia!
PINA Su me! Sono io la maledetta! Non me ne importa ormai! L'inferno l'ho avuto qui! L'ho pagato prima il male che fo!
NANNI (vinto, colle gambe molli, la faccia stravolta, senza aver più la forza di resisterle).
Ah, maledetto Giuda!...
PINA (tirandoselo dietro per il braccio, a capo chino, torva come una vera lupa).
Taci!...
Non bestemmiare adesso!
Scompaiono dalla sinistra, in fondo.
Silenzio; odesi lontano il mormorio del fiume, il fruscio delle spighe, il trillare dei grilli, e di tanto in tanto, l'uggiolare dei cani, lugubre, nell'ora tragica.
A un tratto passa di nuovo stridendo la civetta
Tela.
ATTO SECONDO
Cortile rustico.
A destra l'uscio e la finestra della casa, sotto un pergolato.
A sinistra il pozzo e la legnaia.
Sedile di pietra fra l'uscio e la finestra.
Nel muro in fondo, coronato d'erbacce e vetri rotti, la porta che si apre sulla via.
Al di là veduta del villaggio, in proscenio, sino al Monte dei Cappuccini, di cui si vede a sinistra un angolo del convento, e la gran croce di pietra dinanzi alla chiesa.
Le finestre e i terrazzini delle case dirimpetto sono ornati a festa, con lampioncini di carta e coltroni colorati.
SCENA I
Mara, poi Nanni.
Mara è occupata ad ornare la casetta con ramoscelli di mortella e lampioncini di carta colorata.
Entra Nanni dalla porta in fondo, e va ad abbracciarla, commosso.
MARA (sorpresa e tutta contenta).
Ah! ah!...
Che buono!...
In atto di gentil ritrosia.
Cosa fate adesso?...
Possono vedere i vicini!
NANNI Portami qua mio figlio; voglio baciare anche lui.
MARA Siete stato a confessarvi?.
NANNI Sì, lo vedi.
MARA (sorridendo).
È questa la penitenza che vi ha dato il confessore?
NANNI No, non è la penitenza...
sono contento...
Chiama il bambino.
MARA Sentiamo, che gli avete detto al confessore?
NANNI Ah!...
allora mi confesso con te adesso...
MARA (come sopra).
Non me lo potete dire, sentiamo?
NANNI (tornando ad abbracciarla).
Basta, ti voglio bene, e te lo meriti.
MARA (cogli occhi luccicanti di riconoscenza).
Proprio proprio, me ne volete?
NANNI Sciocca, adesso! sciocca! Fa bisogno?...
MARA (quasi piangendo dalla contentezza).
Sì, vi credo, ora! vi credo! Avete la faccia che vi credo!
Chinandosi a baciargli la mano.
Benedetto!...
le buone feste che mi date!...
benedetto!...
NANNI (commosso anche lui).
Basta, sciocca!...
povera sciocca!...
Basta ora!
MARA (col cuore riboccante).
Voglio dirvelo! Mi avete dato tante pene! Tanto mi avete fatto penare, senza saperlo voi stesso!...
NANNI (imbarazzato).
Io?...
MARA (mettendogli una mano sulla bocca).
Sì, non mi dite altro.
Non mi fate parlare...
Guardandolo amorosamente viso contro viso e scuotendo il capo.
Ma ora no, è vero? Ora volete bene a me sola?...
NANNI Vedi!...
MARA No, non andate in collera.
Sorridendogli amorevolmente.
Vedete che mi confesso io stessa con voi?...
Prima ero io che non vi volevo...
Sapete...
m'ero messa una cosa in testa...
una brutta cosa!...
Con impeto di tenerezza e le lagrime agli occhi.
Ma ora no! Ora siete il padre dei miei figli...
Siete il padrone!...
tutto!...
No, basta, non ne parliamo più.
Ora il Signore mi ha fatto la grazia!
NANNI (tra commosso e imbarazzato).
Bene, bene...
MARA (tornando a baciargli le mani, una dopo l'altra).
Ora vi ringrazio!
Giungendo le mani con fervore e levando il viso al cielo.
Signore vi ringrazio!
Piange di consolazione nel grembiule.
NANNI Bene.
Questa è ora la conclusione, invece di essere contenta, come dici?
MARA (con calore, asciugandosi gli occhi).
No, sono contenta! Voglio accenderle di tutto cuore le lampade a Maria Addolorata! Tutte le lagrime che ho pianto di nascosto voglio metterle in quelle lampade!
Torna a disporre i lampioncini alla finestra.
NANNI (aiutandola, commosso anche lui, e collo stesso fervore religioso).
Dio sia lodato!...
Ce lo renderà bene alla raccolta! I seminati sono un paradiso!...
Chiama il bambino che così si diverte anche esso, ti dico.
MARA (tutta vibrante di emozione, mentre seguita a ornare di fiori la finestra).
Aspettate...
Un momento...
Termino qui prima...
L'ho lasciato apposta dalla vicina...
Stanno vestendolo per la processione...
tutto di bianco!...
Andrà cogli angioletti nella processione...
con un canestro di fiori!...
Ora ve lo faccio vedere.
Anima pura! È lui che mi ha ottenuta la grazia!...
Ora ve lo chiamo.
Chiamando dalla porta in fondo.
Agrippino!
SCENA II
Lia, poi Grazia, Neli e detti.
LIA (entrando dalla porta in fondo).
Viene, viene!...
lo vestono adesso...
Guardando attorno.
Oh! com'è bello qui! Sembra un giardino!
Chiamando fuori dell'uscio.
Venite qua, a vedere quello che ha fatto compare Nanni!
GRAZIA (dopo avere ammirato anche lei).
Bello! bello! Anche la casa del sindaco, avete visto?...
e la piazza lassù, tutta di verde! sono venuti tanti forestieri a vedere!
NANNI La gente è contenta.
Avremo una buona annata, se Dio vuole.
Si odono nella via le ragazze che passano cantando le litanie.
LIA (che è andata a vedere).
Le figlie di Maria.
Vanno alla processione.
GRAZIA (sull'uscio lei pure).
Anche la Carolina! Oh, guarda che sfacciata!
MARA Se è pentita!...
Vuol dire che la Madonna le ha aperto gli occhi!
NANNI Vuol dire che è pentita.
Tanto meglio.
NELI (entrando dalla strada).
Mi manda compare Janu.
Vi manda a dire...
Rimane a bocca aperta, ammirando.
Oh! oh!...
Che fate qui?...
Oh!
NANNI Quello che possiamo...
di tutto cuore!
NELI Compare Janu vi manda a dire...
Sentite, lo stendardo della Confraternita dovete portarlo voi, dice.
MARA Ah! ah! Vedete!
NANNI (tra la confusione e la gioia).
Io? Se lo dice lui che è il capo...
sono qua!...
Lo porto anche in palma di mano lo stendardo!
GRAZIA Ecco che si gonfia e fa il bell'uomo, ora!...
NANNI No...
pel piacere...
per l'onore...
MARA (giubilante, rivolta alle amiche, in tono di scherzo).
È roba mia, veh! È mio marito!
NELI Dice per dare il buon esempio.
Gliel'ha ordinato il vostro confessore.
NANNI Son qua, son qua! Per dare il buon esempio io son qua! mani e piedi, tutto quanto!
MARA Voglio confessarmi anch'io con quel sant'uomo!...
domani stesso.
NANNI (commosso lui pure e sorridendo).
Tu?...
A te l'assoluzione posso dartela io!...
LIA Bene...
sentite...
se ne spendono dei denari oggi! Se ne fanno dei peccati tutto l'anno! Ma viene una giornata come questa poi!...
NELI Ne avete spesi dei denari qui!...
Tutti quei lumi! Ce ne vuole dell'olio!
MARA Me lo caverei dagli occhi, guardate! Il Signore mi ha concesso tante grazie! Gli avevo fatto il voto, quando Nanni era stato in punto di morte, vi rammentate! La casa era tutta nera! Ne ho viste delle pene! Tante ne ho viste!
NANNI Basta, quello che si promette ai santi, bisogna farlo.
Bisogna farlo!
MARA Ora è finita, Dio sia lodato.
L'ha fatto per quel povero innocente! Qualche avemaria detta bene!...
NANNI Voglio vederlo, vestito da angioletto...
MARA Sì, venite, prima che incominci la processione.
Esce frettolosa e giuliva, insieme a Grazia e Lia.
NELI Dunque gli dico di sì?
NANNI Sì, sì...
Quante volte?
NELI Bene.
S'avvia per uscire.
NANNI E sentite...
ditegli pure, a compare Janu...
la corona di spine in capo, la voglio di spine vere! che pungano! Non si deve far da burla dinanzi al Cristo morto!
NELI Se vi piace così, meglio.
NANNI Mi piace quel ch'è giusto.
Siamo penitenti, sì o no?
NELI Va bene, glielo dico.
Mentre fa per uscire s'imbatte nella Pina.
La gnà Pina! Oh! vostra suocera!
NANNI (sorpreso e contrariato).
Ah!...
Oh!
SCENA III
Pina e detti.
PINA (entra timida e sorridendo umilmente, come a farsi perdonare la sua venuta).
Vi saluto...
Buone feste...
Sono venuta a portarvi le buone feste...
Tanto tempo che non vi vedo...
NELI Glielo dico sempre per la corona di spine?
NANNI (irritato).
Quante volte? quante volte?
NELI Dico se ci andrete sempre collo stendardo, ora che avete gente in casa?
NANNI Sì! e tre volte!...
NELI Bene, bene.
Esce stringendosi nelle spalle.
PINA (che è rimasta in un canto, imbarazzata).
Sono stata malata anche...
Tanto ch'è piovuto!...
Ho preso le febbri...
Ma del resto tutto va bene laggiù, grazie a Dio...
I seminati sono già alti.
NANNI E la vigna?
PINA (facendosi animo, quasi incoraggiata da una buona parola).
Bene! bene! Anzi comincia a mettere i tralci...
Dei bei tralci lunghi così!...
Bene, ho detto, giacché non ci pensano loro al podere, andiamo a portargli la buona notizia.
Smarrendosi di nuovo al vedere l'aria inquieta di Nanni.
E volevo dirvi pure che bisogna venire ad aiutare...
Io non basto più da sola a strappar la gramigna...
Vedete che mani?...
NANNI (di cattivo umore).
Bastava mandarlo a dire.
PINA (mortificata).
Vi dispiace che sia venuta?
NANNI Non mi dispiace.
È che adesso non c'è nessuno a guardare la casa, laggiù.
PINA Ho lasciato detto al vicino Raja di tenerla d'occhio la casa, e il podere anche...
Poi non c'è bisogno neppure.
Sono tutti al paese, a godere la festa.
Guardando intorno.
Ecco, vi preparate anche voi.
NANNI Basta, giacché siete venuta, ora...
PINA (timidamente).
Se vi dispiace, me ne torno indietro come sono venuta...
NANNI (brontolando).
Se mi dispiace...
se mi dispiace...
PINA (quasi cercando le parole).
Volevo vedervi...
vedere come state...
Già voialtri non mi avreste cercata...
Accorata.
Potevo morire, senza che nessuno lo sapesse!
NANNI Basta...
giacché siete qui, a vostra figlia diremo che siete venuta pel medico.
PINA (amaramente).
Mia figlia? Che gliene importa di me a mia figlia?
NANNI No, gliene importa; tacete.
PINA (siede sotto il pergolato, come avesse le gambe rotte, e si volta dall'altra parte per asciugarsi gli occhi di nascosto).
Sono come un cane...
un cane senza padrone...
NANNI Ora finitela, almeno!...
Non vi fate trovare cosi! Se vi fate trovare con quella faccia sarebbe stato meglio non venire.
PINA (levando verso di lui gli occhi lagrimosi).
Perché? Che vi fo?
NANNI (senza osar di guardarla, dandosi da fare intorno per nascondere il suo imbarazzo).
Niente...
PINA Niente vi fo...
Non voglio niente.
NANNI (agitatissimo, dopo averla fissata un istante in silenzio, andandole incontro risolutamente, con voce bassa e concitata).
No!...
sentite!...
Oggi sono stato a confessarmi...
Mi son messo in grazia di Dio...
PINA (chinando il capo e aprendo le braccia in aria umile e sottomessa).
Bene, meglio per voi...
Allora di che temete?
NANNI Temo per vostra figlia...
se vi trova qui!
PINA Che male c'è se mi trova qui? Posso venire in paese, almeno le feste principali.
NANNI Che male c'è!...
Che male c'è!...
Voi lo sapete...
e anche essa lo sa!...
Pina gli volta le spalle, senza dir nulla, e va a prendere la mantellina che ha lasciato sul sedile.
Si ode di fuori un brusio di folla.
NANNI (fermandola bruscamente).
No...
restate...
Giacché vi hanno vista i vicini sarebbe peggio...
Corre alla porta e la spalanca, chiamando fra la gente che passa.
Oh! Cardillo! vieni a vedere...
Che te ne pare?
CARDILLO Che me ne pare?
Rimane sorpreso al vedere la Pina.
Oh! la gnà Pina!...
Scusate, scusate...
Fa per andarsene.
NANNI Bestia! se t'ho chiamato io stesso!...
CARDILLO (sospettoso, guardando or lui e ora la Pina).
Bestia! meglio! Voglio esser bestia oggi piuttosto! Una giornata come questa!...
VOCI FESTANTI
DI FUORI. Gli angioletti! - Ecco gli angioletti! - Viva Maria Addolorata!
CARDILLO (scandalizzato).
Chiudete la porta almeno!
Mentre sta per uscire s'imbatte in Grazia, la quale entra premurosa.
GRAZIA Compare Nanni! Non venite?...
Sorpresa anche lei e cambiando tono al vedere la Pina.
Oh!...
Voi!...
Freddamente.
Vi saluto, gnà Pina.
PINA (timida e umiliata).
Vi saluto.
GRAZIA (a Nanni, con imbarazzo).
Vi mandava a chiamare vostra moglie...
Ma ora le dico di aspettare un momento.
Per uscire.
NANNI No, sentite...
GRAZIA Scusate, devo andarmene.
Esce in fretta.
CARDILLO Sapete colui ch'era pieno di peccati? Gliene aveva fatti tanti a Gesù Cristo! Ma quello che trovò scritto sul libro, quando dovette fare i conti col Padre Eterno...
Basta! è meglio non parlarne!...
Oggi ch'è il Venerdì Santo, per giunta!...
"Ti mancava anche questo scandalo per ribadire i chiodi al mio Figliuolo?" gli disse il Padre Eterno...
E con questo vi lascio e vi saluto!
Esce chiudendo la porta in furia dietro di sé
Nanni e Pina.
NANNI (concitato).
Vedete?...
Tutti quanti!...
Pina rimane immobile, senza saper che dire.
NANNI E non rispondete neppure?
PINA (colle lagrime agli occhi).
Cosa volete che dica?
NANNI (eccitatissimo, parlandole quasi coi pugni sul viso, sottovoce).
Volete che ve la dica io? Quando sono stato malato...
in punto di morte...
non volevano neppure portarmi il viatico!
Prorompendo.
Ho visto la morte cogli occhi, vi dico!
PINA (arretrandosi, tutta tremante).
Che devo fare? parlate.
NANNI (andando su e giù per la scena, agitato).
Perché siete venuta oggi? perché?
PINA (colle lagrime agli occhi).
Perché? che vi fo?
NANNI Mi fate...
mi fate...
che mi fate perdere la confessione!
PINA (irrigidita dall'angoscia, balbettando fra le lagrime che la soffocano).
Sentite! E quello che mi fate a me, voi?...
quello che mi avete fatto?...
Io non ve lo dico!...
Mi vedete che parlo e rido...
ma quello che ho in cuore non lo vedete!...
NANNI Lo vedo, sì!...
Questo è il peggio, che lo vedo! E anche vostra figlia! Vedete come è ridotta...
pelle e ossa! Non parla, non dice nulla...
ma dentro si rode e si consuma.
Ogni notte la sento che piange e si dispera!...
in causa vostra! Vorrei piuttosto che mi piantasse un coltello qui, quando mi guarda con quegli occhi, senza dir nulla!...
PINA (col viso torvo, evitando di guardarlo).
E a me che mi pianta quegli occhi in faccia, appena arrivo!...
e dà la poppa alla tua creatura!...
dinanzi a me!...
Con voce sorda.
Vi ho fatto il letto colle mie mani, la prima notte!...
SCENA IV
Mara e detti.
MARA (entrando di furia, sconvolta).
Ah!...
era vero!...
Siete qui, voi?
PINA Sì...
sono venuta a vedervi...
per vedere come state...
MARA (chinandosi a baciarle la mano, ma col pianto agli occhi).
Lo vedete come stiamo...
bene.
A Nanni, rivolgendogli un'occhiata scintillante tra le lagrime.
Per questo non siete venuto a vedere vostro figlio...
prima che andasse alla processione?...
PINA La colpa è mia...
perché sono venuta, è vero?
NANNI No, no...
avete fatto bene.
MARA Avete fatto bene, siete la padrona.
Breve pausa.
Silenzio imbarazzato di tutti tre.
PINA C'è anche la vigna da zappare; son venuta a dirvelo.
NANNI Bene, andremo lunedì.
MARA Ah! siete venuta a prenderlo?
PINA Non posso far tutto io da sola.
C'è l'erba alta così.
Se piove l'erbacce si mangiano ogni cosa.
MARA (con uno scoppio di amarezza).
Ormai, in questa casa ci piove e ci grandina, madre mia!
PINA È per me questo discorso?
NANNI No, no! che dite...
PINA Io faccio tutto quello che posso.
Ho sudato sangue sulla vostra terra...
all'acqua e al vento...
Il pane che vi mangio, non ve lo rubo, no!
Mara senza rispondere si mette a piangere col grembiule agli occhi.
NANNI (irritato).
Ecco, ora! ecco!
MARA Lasciatemi piangere.
Non vi dico nulla!...
PINA (amaramente).
Non c'è bisogno di parlare alle volte.
NANNI (a Mara).
Puoi venire anche tu alla vigna, per dare una mano.
MARA Che verrei a fare? Non vi servo a nulla!...
Non posso aiutarvi.
Accennando amaramente alla sua gravidanza.
nello stato in cui sono!...
col castigo di Dio addosso!...
PINA Ah, il castigo di Dio?
MARA (prorompendo).
Perché ve la pigliate con me? Pigliatevela col Signore piuttosto! Pigliatevela con voi stessa che avete voluto maritarmi!
PINA E questa è la ricompensa! La bella accoglienza che mi fai!
MARA (eccitata, cogli occhi accesi e lagrimosi).
Cosa devo fare? Volete che canti e rida, mentre c'è il Cristo morto per le strade?
NANNI Basta! leviamo l'occasione.
Prendendo la Pina per un braccio.
Venite a vedere vostro nipote, piuttosto.
MARA (non frenandosi più).
Lasciatelo stare mio figlio almeno...
povero innocente!...
PINA Hai paura che te lo mangi tuo figlio?
MARA Perché dovreste mangiarmelo? Non è anch'esso sangue vostro? Forse che i cristiani si mangiano tra di loro adesso?
NANNI (minaccioso a Mara).
La finisci?...
com'è vero Dio!
MARA (chinando il capo, accorata).
Battetemi! Se mi volete battere, battetemi!...
Se vi pare che me lo merito...
son qua!
PINA Alle volte, sai, le parole fanno peggio ancora!...
Le parole di una santa come te!...
che fanno peggio di un coltello!...
NANNI (che sta per prorompere fa il segno della croce).
Brutto diavolo, va via!...
tentazione!...
MARA L'avete con me? Volete che vi lasci e me ne vada?
NANNI Escirò io!...
Io me ne vo!...
al diavolo!...
poiché c'è l'inferno in casa, quando siete insieme madre e figlia!
Esce infuriato.
SCENA V
Mara e Pina.
Madre e figlia si guardano alcuni istanti in silenzio, pallide e corrucciate.
PINA Sei contenta ora, sei contenta?
Mara seguita a fissarla senza rispondere, col rancore negli occhi.
PINA Quasi fossi venuta a chiedervi l'elemosina oggi!...
a te e a tuo marito!
Mara china il capo, sempre tacendo, accigliata.
PINA Dopo che mi hai preso tutto!...
Quello sì, l'hai preso!...
la roba e tutto!
MARA (voltando le spalle bruscamente, col viso tra le mani).
Mamma, lasciatemi stare! Lasciatemi stare, oggi!
PINA Ti lascio stare.
Vuoi che ti lasci state e me ne vada? E non ci metta più piede in casa tua?...
nella casa che t'ho data io stessa?
MARA Me l'avete data perché ci morissi a fuoco lento, la casa! Per farmi dannare l'anima me l'avete data!
PINA T'ho dato tutto! M'hai preso ogni cosa tu!
MARA (voltandosi verso di lei, cogli occhi scintillanti e con voce vibrata).
Tacete! tacete!
PINA Parla tu allora! sfogati!
MARA (aggirandosi desolata per la scena colle mani nei capelli).
Ah! Signore! toglietemi voi da queste pene!
PINA Le tue pene?...
Lascia stare le tue pene!...
Lascia stare i santi! Li ho pregati anch'io! Non odono, lassù!
MARA (scattando).
Ve la pigliate anche coi santi, scomunicata!
PINA Vedi? Vedi che lo sputi fuori il veleno?...
Un pezzo che lo vedo...
in ogni tua parola!...
MARA Il veleno che m'avete messo qui!
PINA (investendola, bieca e con voce sorda).
Schiacciami la testa colle tue mani allora...
giacché sono io la vipera!...
Andrai dal confessore poi...
anche tu!
MARA Scomunicata! scomunicata che siete!
PINA Taci!
MARA Ladra! ladra!
PINA Taci!
MARA Ladra! Venite sin qui a rubarmi la mia pace! Madre scellerata!
PINA (come una belva ferita).
Ah, vedi? vedi?...
SCENA VI
Grazia, poi Lia e Bruno accorrendo alle grida di Pina e Mara dalla strada, e dette.
GRAZIA Che c'è? che c'è? Sembra che caschi la casa.
MARA È cascata e rovinata la casa!...
C'è la maledizione di Dio!
LIA Gnà Mara, fate prudenza voi! Non fate ridere la gente!
PINA C'è che mi danno il calcio dell'asino, adesso, lei e suo marito!...
GRAZIA Vi mancava tempo a discorrere dei vostri interessi? Giusto quando sta per passare la processione!...
PINA Mi danno il calcio dell'asino!...
dopo avermi preso la roba e tutto!...
Gli mangio il pane a tradimento, ora!...
MARA Mi mangiate altro che il pane a tradimento...
Il sangue mi mangiate!
LIA Cominciate a tacere voi che siete la figlia, via!
GRAZIA Basta, non fate scandali!...
BRUNO (entrando).
Vi si sente dalla piazza...
più forte della banda! Pare che sia qui la festa.
Un altro po' lasciano la banda e corrono tutti qui.
PINA Sì, correte! Chiamate i carabinieri anche, per farmi legare!
MARA La lingua vi dovrebbero legare! Vi dovrebbero legare pei capelli, sulla pubblica piazza!
LIA Che parolacce, gnà Mara! A vostra madre!...
MARA Son parole che mi bruciano qui dentro!
GRAZIA Andiamo via, gnà Pina.
Voi che siete più giudiziosa!...
Non facciamo peccati oggi...
PINA No, non voglio andarmene.
Sono in casa mia.
MARA Restateci! Me ne vado io!...
per sempre! Per sempre ve la lascio questa casa maledetta!
PINA (minacciosa).
Vattene! via! vattene! Non mi fare impazzire del tutto!
BRUNO (frapponendosi tra di loro).
Ehi! ehi! che fate?
SCENA VII
Nanni accorrendo di fuori al rumore della lite, seguito da Cardillo, Filomena, Malerba e Neli.
NANNI (irato, picchiando a diritta e a manca Mara e la Pina).
A te!...
e a voi pure! Non volete finirla? Sono la favola del paese!
NELI E addio stendardo!
MALERBA (sbracciandosi a metter pace, col suo fare canzonatorio).
La banda!...
Ecco la banda!
BRUNO Basta, Nanni!
CARDILLO Ma che siete, cristiani o turchi?
FILOMENA Sentite!...
è uno scandalo per tutto il vicinato! Finitela questa vergogna!
NANNI Sono la favola del paese! Siete contente ora?
GRAZIA (aiutando la Pina ad asciugarsi il viso insanguinato).
Lasciate vedere!...
Avete del sangue lì...
PINA Nulla...
non è nulla.
MALERBA Le carezze dell'asino! Vuol dire che le piacciono le carezze dell'asino...
NANNI (irritato, spingendo fuori Malerba).
Va via ora, tu! o me la piglio con te, anche!
GRAZIA (a Pina, conducendola via).
Venite, venite!
Escono con Lia e Filomena.
CARDILLO (uscendo con Bruno).
Turchi! Peggio dei turchi, Dio ce ne scampi e liberi!
MARA (piangendo, a Nanni, in atto di andarsene anche lei).
Guardate!...
quello che fate a me!...
Basta! che il Signore non ve ne domandi conto, poi!...
NANNI Finiscila adesso, tu!...
Non mi mettere colle spalle al muro tu pure!
MARA L'avete fatta?...
anche questa?...
che mi avete battuta dinanzi a lei? Gliel'avete data questa soddisfazione, a mia madre!
NANNI Mi farete commettere qualche pazzia, tu e tua madre!
MARA Scomunicati! scomunicati tutti e due!
NANNI Via!...
fallo per amor mio!...
se è vero che mi vuoi bene.
MARA Per questo mi calpestate sotto i piedi? perché sapete che vi voglio bene?...
perché fate di me tutto quello che volete?...
Mi fate morire disperata!
NANNI (quasi supplichevole).
Senti, Mara! senti!...
MARA Scellerato! Come vi è bastato l'animo? Mentre sono in questo stato!...
Come potete guardarlo in faccia vostro figlio, quando viene a baciarvi la mano, povero innocente!
NANNI Senti!...
Non mi mettere colle spalle al muro tu pure!...
Ogni tua parola è una coltellata!...
Te la levo dinanzi quella scomunicata di tua madre!
MARA Non vi credo! Non vi credo più! Come volete che vi creda! Vi ho visto con questi occhi!...
la faccia che avevi...
tutti e due!...
voi e quella scomunicata di mia madre!...
Vi pare che sia cieca? Cosa siete andato a dirgli al confessore, dunque?
NANNI (fuori di sé, cercando di chiuderle la bocca colle mani).
Basta! basta!
SCENA VIII
Compare Janu e detti.
JANU Bestie! Peggio delle bestie siete!
NANNI (irritato e confuso).
Loro!...
In causa loro!...
Mi faranno fare qualche pazzia!
MARA (singhiozzando).
È finita, compare Janu! Non posso più starci in questa casa!
JANU No, ascoltate.
Abbiate giudizio almeno voi.
MARA Non posso più starci! Me ne vo con mio figlio...
povero orfanello!
NANNI (esasperato).
Lasciatela andare, compare Janu! Lasciatela andare, ch'è meglio!
MARA (a Nanni, piangendo, dall'uscio).
Pensateci che avete lasciato vostro figlio orfano...
in mezzo alla strada...
Esce.
JANU (a Nanni).
Pezzo di birbante.
Sei degno della forca.
NANNI Dite bene; avete ragione, vossignoria!
JANU E la prima! E la seconda! Torni a promettere, e poi torni a cascarci!
NANNI Non è vero! Son le male lingue che vorrebbero essere tagliate!...
JANU Le male lingue sono tutto il paese.
Anche tua moglie adesso, vedi!
NANNI Mia moglie è pazza! pazza da legare anche lei!...
che si mette in testa non so cosa!
JANU Si mette in testa che sei una bestia! Come le bestie sei!
NANNI Come le bestie; avete ragione!
JANU Bella ragione! C'è il bastone per le bestie.
NANNI (prorompendo).
Vorrei vedervi, vossignoria! E quella scomunicata che non posso togliermela d'addosso?...
Non vado più neppure alla vigna, per sfuggirla!...
JANU Che paura hai, se non c'è nulla di male?
NANNI (borbottando).
Che paura ho...
che paura ho...
JANU (severo).
Vedi!...
NANNI (eccitatissimo).
Lo sapete anche voi che donna è quella!...
come la chiamano!...
che donna è...
che vi fa dannar l'anima come vuol lei!
JANU Vedi...
anche adesso!...
come ne parli!
NANNI Corpo di!...
Cosa devo dirvi?...
Cosa devo fare?
JANU Parlale chiaro e tondo.
Dille che ti lasci in pace.
NANNI Come posso fare? È padrona anche lei qui...
Non posso chiuderle l'uscio in faccia, se viene.
JANU Lasciale la casa.
O fuori lei, o fuori tu insomma.
NANNI Fuori? Dove ho da andare?
JANU Lontano: in campagna.
NANNI In campagna? Fate presto anche questa! Non sapete nulla, vossignoria!.
E quando viene a ronzarmi intorno poi? e sul piano...
Non sapete ch'è peggio! Gira e rigira...
col pretesto di cogliere erbe selvatiche...
come una vera lupa!...
Prorompendo
Non posso pigliarla a schioppettate da lontano.
JANU Allora sai cosa devi fare? Vendi ogni cosa e vattene via dal paese, tu e tua moglie.
NANNI Non posso neanche vendere.
È roba della dote!...
Smaniando.
Sono legato stretto, vi dico!...
mani e piedi!...
Bisogna romperla d'un colpo questa catena!
SCENA IX
Pina e detti.
NANNI Vedete? Vedete, vossignoria?
JANU Sst! sst!
NANNI Vedete? Torna da capo! Non è contenta se non mi fa andare in galera!
JANU Senza strepiti, senza galere.
C'è modo d'accomodare ogni cosa.
Comare Pina, sapete come dice il proverbio: "Maritati e muli lasciali soli".
PINA E chi li tocca? Che gli fo adesso?
JANU Che fate...
che fate...
Bene non fate certo.
Qui c'è l'inferno ogni volta, fra di voi.
PINA (asciugandosi gli occhi, febbrile).
Sapete il calcio dell'asino, vossignoria? Mi danno il calcio dell'asino, ora che son povera e pazza.
JANU Volete da campare anche voi? È giusto.
C'è modo d'accomodarvi...
ma voi da una parte e loro dall'altra.
Il mondo è grande, sorella mia.
Mancassero uomini, che diavolo!
PINA Dite bene, vossignoria! E mi merito quello che dite...
JANU Vi meritate...
che la gente parla per quel che sente dire...
Oppure è segno che scontate adesso qualche peccato vecchio...
Saranno chiacchiere, saranno bugie...
Adesso però bisogna far tacere le male lingue.
Giacché vostro genero si è messo in grazia di Dio, lasciatelo in santa pace.
Pausa.
Nanni e Pina rimangono a capo chino.
JANU (a Nanni).
Hai inteso dunque? Ora vo ad accordare l'altra campana, e ti conduco qui tua moglie.
Voi, gnà Pina, giacché avete capito il latino andatevene pei fatti vostri, e cercate di mettervi in grazia di Dio anche voi, se potete.
Esce.
SCENA X
Nanni e Pina
PINA (fosca come parlando tra sé).
No! Non ce n'è confessore per le madri come me!
NANNI Andatevene dunque, andatevene!
PINA (riscaldandosi colla bocca amara).
Che non ne sapete altra canzone anche voi?
NANNI (riscaldandosi sempre più).
Ve l'ho detto tante volte, ed è sempre inutile!...
PINA Dunque, s'è inutile, perché ci tornate adesso?
NANNI (esasperato).
Perché voglio finirla!...
una volta per sempre! Voglio uscirne da quest'inferno!
PINA (sarcastica).
Vi siete messo in grazia di Dio! Che paura avete dunque?
NANNI Ho paura di voi!...
che siete il diavolo in carne ed ossa!...
m'avete fatto qualche malefizio!...
Venite a tentarmi anche adesso!...
PINA (dura e ostinata, senza guardarlo neppure, attingendo acqua dal pozzo).
Sono venuta per la festa.
Sono cristiana anch'io.
NANNI (furioso, afferrandola pel braccio).
Voi? voi?
PINA (svincolandosi).
Lasciatemi lavare il viso ora! Non mi strappate il vestito della festa anche!
NANNI Ve la darò io la festa! Ora stesso ve la darò!
PINA Ah, se ti bastasse l'animo!
NANNI Sangue di!...
Corpo di!...
PINA (guardandolo fisso, in tono di amarezza disperata).
Non ti basta l'animo, no! Sei buono soltanto a far impazzire gli altri, tu! Ma a toglierli dalle pene con un colpo solo non ti basta l'animo!
NANNI Maledetta!...
tutta quanta!...
PINA Sì, ti pare che non lo sappia? Le madri come me andrebbero bruciate vive!...
Dovrebbero mangiarsele i cani, le madri come me!...
E tu pure che mi tieni nell'inferno!...
pei capelli!...
come una pazza!...
Hai un bell'andare a confessarti...
Il diavolo ci ha legati insieme!
NANNI (brandendo una scure, furioso) Ah!...
Lo rompo io il legame!
PINA (voltandosi verso di lui, col petto nudo, come a sfidarlo).
Finiscila! Via! colle tue mani!
NANNI (la spinge sotto la tettoia, cogli occhi pazzi d'ira e di orrore, la scure omicida in alto, urlando colla schiuma alla bocca).
Ah!...
ah!...
Il diavolo siete?
Cala la tela.
...
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