LA LUPA, di Giovanni Verga - pagina 5
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PINA (timida e umiliata).
Vi saluto.
GRAZIA (a Nanni, con imbarazzo).
Vi mandava a chiamare vostra moglie...
Ma ora le dico di aspettare un momento.
Per uscire.
NANNI No, sentite...
GRAZIA Scusate, devo andarmene.
Esce in fretta.
CARDILLO Sapete colui ch'era pieno di peccati? Gliene aveva fatti tanti a Gesù Cristo! Ma quello che trovò scritto sul libro, quando dovette fare i conti col Padre Eterno...
Basta! è meglio non parlarne!...
Oggi ch'è il Venerdì Santo, per giunta!...
"Ti mancava anche questo scandalo per ribadire i chiodi al mio Figliuolo?" gli disse il Padre Eterno...
E con questo vi lascio e vi saluto!
Esce chiudendo la porta in furia dietro di sé
Nanni e Pina.
NANNI (concitato).
Vedete?...
Tutti quanti!...
Pina rimane immobile, senza saper che dire.
NANNI E non rispondete neppure?
PINA (colle lagrime agli occhi).
Cosa volete che dica?
NANNI (eccitatissimo, parlandole quasi coi pugni sul viso, sottovoce).
Volete che ve la dica io? Quando sono stato malato...
in punto di morte...
non volevano neppure portarmi il viatico!
Prorompendo.
Ho visto la morte cogli occhi, vi dico!
PINA (arretrandosi, tutta tremante).
Che devo fare? parlate.
NANNI (andando su e giù per la scena, agitato).
Perché siete venuta oggi? perché?
PINA (colle lagrime agli occhi).
Perché? che vi fo?
NANNI Mi fate...
mi fate...
che mi fate perdere la confessione!
PINA (irrigidita dall'angoscia, balbettando fra le lagrime che la soffocano).
Sentite! E quello che mi fate a me, voi?...
quello che mi avete fatto?...
Io non ve lo dico!...
Mi vedete che parlo e rido...
ma quello che ho in cuore non lo vedete!...
NANNI Lo vedo, sì!...
Questo è il peggio, che lo vedo! E anche vostra figlia! Vedete come è ridotta...
pelle e ossa! Non parla, non dice nulla...
ma dentro si rode e si consuma.
Ogni notte la sento che piange e si dispera!...
in causa vostra! Vorrei piuttosto che mi piantasse un coltello qui, quando mi guarda con quegli occhi, senza dir nulla!...
PINA (col viso torvo, evitando di guardarlo).
E a me che mi pianta quegli occhi in faccia, appena arrivo!...
e dà la poppa alla tua creatura!...
dinanzi a me!...
Con voce sorda.
Vi ho fatto il letto colle mie mani, la prima notte!...
SCENA IV
Mara e detti.
MARA (entrando di furia, sconvolta).
Ah!...
era vero!...
Siete qui, voi?
PINA Sì...
sono venuta a vedervi...
per vedere come state...
MARA (chinandosi a baciarle la mano, ma col pianto agli occhi).
Lo vedete come stiamo...
bene.
A Nanni, rivolgendogli un'occhiata scintillante tra le lagrime.
Per questo non siete venuto a vedere vostro figlio...
prima che andasse alla processione?...
PINA La colpa è mia...
perché sono venuta, è vero?
NANNI No, no...
avete fatto bene.
MARA Avete fatto bene, siete la padrona.
Breve pausa.
Silenzio imbarazzato di tutti tre.
PINA C'è anche la vigna da zappare; son venuta a dirvelo.
NANNI Bene, andremo lunedì.
MARA Ah! siete venuta a prenderlo?
PINA Non posso far tutto io da sola.
C'è l'erba alta così.
Se piove l'erbacce si mangiano ogni cosa.
MARA (con uno scoppio di amarezza).
Ormai, in questa casa ci piove e ci grandina, madre mia!
PINA È per me questo discorso?
NANNI No, no! che dite...
PINA Io faccio tutto quello che posso.
Ho sudato sangue sulla vostra terra...
all'acqua e al vento...
Il pane che vi mangio, non ve lo rubo, no!
Mara senza rispondere si mette a piangere col grembiule agli occhi.
NANNI (irritato).
Ecco, ora! ecco!
MARA Lasciatemi piangere.
Non vi dico nulla!...
PINA (amaramente).
Non c'è bisogno di parlare alle volte.
NANNI (a Mara).
Puoi venire anche tu alla vigna, per dare una mano.
MARA Che verrei a fare? Non vi servo a nulla!...
Non posso aiutarvi.
Accennando amaramente alla sua gravidanza.
nello stato in cui sono!...
col castigo di Dio addosso!...
PINA Ah, il castigo di Dio?
MARA (prorompendo).
Perché ve la pigliate con me? Pigliatevela col Signore piuttosto! Pigliatevela con voi stessa che avete voluto maritarmi!
PINA E questa è la ricompensa! La bella accoglienza che mi fai!
MARA (eccitata, cogli occhi accesi e lagrimosi).
Cosa devo fare? Volete che canti e rida, mentre c'è il Cristo morto per le strade?
NANNI Basta! leviamo l'occasione.
Prendendo la Pina per un braccio.
Venite a vedere vostro nipote, piuttosto.
MARA (non frenandosi più).
Lasciatelo stare mio figlio almeno...
povero innocente!...
PINA Hai paura che te lo mangi tuo figlio?
MARA Perché dovreste mangiarmelo? Non è anch'esso sangue vostro? Forse che i cristiani si mangiano tra di loro adesso?
NANNI (minaccioso a Mara).
La finisci?...
com'è vero Dio!
MARA (chinando il capo, accorata).
Battetemi! Se mi volete battere, battetemi!...
Se vi pare che me lo merito...
son qua!
PINA Alle volte, sai, le parole fanno peggio ancora!...
Le parole di una santa come te!...
che fanno peggio di un coltello!...
NANNI (che sta per prorompere fa il segno della croce).
Brutto diavolo, va via!...
tentazione!...
MARA L'avete con me? Volete che vi lasci e me ne vada?
NANNI Escirò io!...
Io me ne vo!...
al diavolo!...
poiché c'è l'inferno in casa, quando siete insieme madre e figlia!
Esce infuriato.
SCENA V
Mara e Pina.
Madre e figlia si guardano alcuni istanti in silenzio, pallide e corrucciate.
PINA Sei contenta ora, sei contenta?
Mara seguita a fissarla senza rispondere, col rancore negli occhi.
PINA Quasi fossi venuta a chiedervi l'elemosina oggi!...
a te e a tuo marito!
Mara china il capo, sempre tacendo, accigliata.
PINA Dopo che mi hai preso tutto!...
Quello sì, l'hai preso!...
la roba e tutto!
MARA (voltando le spalle bruscamente, col viso tra le mani).
Mamma, lasciatemi stare! Lasciatemi stare, oggi!
PINA Ti lascio stare.
Vuoi che ti lasci state e me ne vada? E non ci metta più piede in casa tua?...
nella casa che t'ho data io stessa?
MARA Me l'avete data perché ci morissi a fuoco lento, la casa! Per farmi dannare l'anima me l'avete data!
PINA T'ho dato tutto! M'hai preso ogni cosa tu!
MARA (voltandosi verso di lei, cogli occhi scintillanti e con voce vibrata).
Tacete! tacete!
PINA Parla tu allora! sfogati!
MARA (aggirandosi desolata per la scena colle mani nei capelli).
Ah! Signore! toglietemi voi da queste pene!
PINA Le tue pene?...
Lascia stare le tue pene!...
Lascia stare i santi! Li ho pregati anch'io! Non odono, lassù!
MARA (scattando).
Ve la pigliate anche coi santi, scomunicata!
PINA Vedi? Vedi che lo sputi fuori il veleno?...
Un pezzo che lo vedo...
in ogni tua parola!...
MARA Il veleno che m'avete messo qui!
PINA (investendola, bieca e con voce sorda).
Schiacciami la testa colle tue mani allora...
giacché sono io la vipera!...
Andrai dal confessore poi...
anche tu!
MARA Scomunicata! scomunicata che siete!
PINA Taci!
MARA Ladra! ladra!
PINA Taci!
MARA Ladra! Venite sin qui a rubarmi la mia pace! Madre scellerata!
PINA (come una belva ferita).
Ah, vedi? vedi?...
SCENA VI
Grazia, poi Lia e Bruno accorrendo alle grida di Pina e Mara dalla strada, e dette.
GRAZIA Che c'è? che c'è? Sembra che caschi la casa.
MARA È cascata e rovinata la casa!...
C'è la maledizione di Dio!
LIA Gnà Mara, fate prudenza voi! Non fate ridere la gente!
PINA C'è che mi danno il calcio dell'asino, adesso, lei e suo marito!...
GRAZIA Vi mancava tempo a discorrere dei vostri interessi? Giusto quando sta per passare la processione!...
PINA Mi danno il calcio dell'asino!...
dopo avermi preso la roba e tutto!...
Gli mangio il pane a tradimento, ora!...
MARA Mi mangiate altro che il pane a tradimento...
Il sangue mi mangiate!
LIA Cominciate a tacere voi che siete la figlia, via!
GRAZIA Basta, non fate scandali!...
BRUNO (entrando).
Vi si sente dalla piazza...
più forte della banda! Pare che sia qui la festa.
Un altro po' lasciano la banda e corrono tutti qui.
PINA Sì, correte! Chiamate i carabinieri anche, per farmi legare!
MARA La lingua vi dovrebbero legare! Vi dovrebbero legare pei capelli, sulla pubblica piazza!
LIA Che parolacce, gnà Mara! A vostra madre!...
MARA Son parole che mi bruciano qui dentro!
GRAZIA Andiamo via, gnà Pina.
Voi che siete più giudiziosa!...
Non facciamo peccati oggi...
PINA No, non voglio andarmene.
Sono in casa mia.
MARA Restateci! Me ne vado io!...
per sempre! Per sempre ve la lascio questa casa maledetta!
PINA (minacciosa).
Vattene! via! vattene! Non mi fare impazzire del tutto!
BRUNO (frapponendosi tra di loro).
Ehi! ehi! che fate?
SCENA VII
Nanni accorrendo di fuori al rumore della lite, seguito da Cardillo, Filomena, Malerba e Neli.
NANNI (irato, picchiando a diritta e a manca Mara e la Pina).
A te!...
e a voi pure! Non volete finirla? Sono la favola del paese!
NELI E addio stendardo!
MALERBA (sbracciandosi a metter pace, col suo fare canzonatorio).
La banda!...
Ecco la banda!
BRUNO Basta, Nanni!
CARDILLO Ma che siete, cristiani o turchi?
FILOMENA Sentite!...
è uno scandalo per tutto il vicinato! Finitela questa vergogna!
NANNI Sono la favola del paese! Siete contente ora?
GRAZIA (aiutando la Pina ad asciugarsi il viso insanguinato).
Lasciate vedere!...
Avete del sangue lì...
PINA Nulla...
non è nulla.
MALERBA Le carezze dell'asino! Vuol dire che le piacciono le carezze dell'asino...
NANNI (irritato, spingendo fuori Malerba).
Va via ora, tu! o me la piglio con te, anche!
GRAZIA (a Pina, conducendola via).
Venite, venite!
Escono con Lia e Filomena.
CARDILLO (uscendo con Bruno).
Turchi! Peggio dei turchi, Dio ce ne scampi e liberi!
MARA (piangendo, a Nanni, in atto di andarsene anche lei).
Guardate!...
quello che fate a me!...
Basta! che il Signore non ve ne domandi conto, poi!...
NANNI Finiscila adesso, tu!...
Non mi mettere colle spalle al muro tu pure!
MARA L'avete fatta?...
anche questa?...
che mi avete battuta dinanzi a lei? Gliel'avete data questa soddisfazione, a mia madre!
NANNI Mi farete commettere qualche pazzia, tu e tua madre!
MARA Scomunicati! scomunicati tutti e due!
NANNI Via!...
fallo per amor mio!...
se è vero che mi vuoi bene.
MARA Per questo mi calpestate sotto i piedi? perché sapete che vi voglio bene?...
perché fate di me tutto quello che volete?...
Mi fate morire disperata!
NANNI (quasi supplichevole).
Senti, Mara! senti!...
MARA Scellerato! Come vi è bastato l'animo? Mentre sono in questo stato!...
Come potete guardarlo in faccia vostro figlio, quando viene a baciarvi la mano, povero innocente!
NANNI Senti!...
Non mi mettere colle spalle al muro tu pure!...
Ogni tua parola è una coltellata!...
Te la levo dinanzi quella scomunicata di tua madre!
MARA Non vi credo! Non vi credo più! Come volete che vi creda! Vi ho visto con questi occhi!...
la faccia che avevi...
tutti e due!...
voi e quella scomunicata di mia madre!...
Vi pare che sia cieca? Cosa siete andato a dirgli al confessore, dunque?
NANNI (fuori di sé, cercando di chiuderle la bocca colle mani).
Basta! basta!
SCENA VIII
Compare Janu e detti.
JANU Bestie! Peggio delle bestie siete!
NANNI (irritato e confuso).
Loro!...
In causa loro!...
Mi faranno fare qualche pazzia!
MARA (singhiozzando).
È finita, compare Janu! Non posso più starci in questa casa!
JANU No, ascoltate.
Abbiate giudizio almeno voi.
MARA Non posso più starci! Me ne vo con mio figlio...
povero orfanello!
NANNI (esasperato).
Lasciatela andare, compare Janu! Lasciatela andare, ch'è meglio!
MARA (a Nanni, piangendo, dall'uscio).
Pensateci che avete lasciato vostro figlio orfano...
in mezzo alla strada...
Esce.
JANU (a Nanni).
Pezzo di birbante.
Sei degno della forca.
NANNI Dite bene; avete ragione, vossignoria!
JANU E la prima! E la seconda! Torni a promettere, e poi torni a cascarci!
NANNI Non è vero! Son le male lingue che vorrebbero essere tagliate!...
JANU Le male lingue sono tutto il paese.
Anche tua moglie adesso, vedi!
NANNI Mia moglie è pazza! pazza da legare anche lei!...
che si mette in testa non so cosa!
JANU Si mette in testa che sei una bestia! Come le bestie sei!
NANNI Come le bestie; avete ragione!
JANU Bella ragione! C'è il bastone per le bestie.
NANNI (prorompendo).
Vorrei vedervi, vossignoria! E quella scomunicata che non posso togliermela d'addosso?...
Non vado più neppure alla vigna, per sfuggirla!...
JANU Che paura hai, se non c'è nulla di male?
NANNI (borbottando).
Che paura ho...
che paura ho...
JANU (severo).
Vedi!...
NANNI (eccitatissimo).
Lo sapete anche voi che donna è quella!...
come la chiamano!...
che donna è...
che vi fa dannar l'anima come vuol lei!
JANU Vedi...
anche adesso!...
come ne parli!
NANNI Corpo di!...
Cosa devo dirvi?...
Cosa devo fare?
JANU Parlale chiaro e tondo.
Dille che ti lasci in pace.
NANNI Come posso fare? È padrona anche lei qui...
Non posso chiuderle l'uscio in faccia, se viene.
JANU Lasciale la casa.
O fuori lei, o fuori tu insomma.
NANNI Fuori? Dove ho da andare?
JANU Lontano: in campagna.
NANNI In campagna? Fate presto anche questa! Non sapete nulla, vossignoria!.
E quando viene a ronzarmi intorno poi? e sul piano...
Non sapete ch'è peggio! Gira e rigira...
col pretesto di cogliere erbe selvatiche...
come una vera lupa!...
Prorompendo
Non posso pigliarla a schioppettate da lontano.
JANU Allora sai cosa devi fare? Vendi ogni cosa e vattene via dal paese, tu e tua moglie.
NANNI Non posso neanche vendere.
È roba della dote!...
Smaniando.
Sono legato stretto, vi dico!...
mani e piedi!...
Bisogna romperla d'un colpo questa catena!
SCENA IX
Pina e detti.
NANNI Vedete? Vedete, vossignoria?
JANU Sst! sst!
NANNI Vedete? Torna da capo! Non è contenta se non mi fa andare in galera!
JANU Senza strepiti, senza galere.
C'è modo d'accomodare ogni cosa.
Comare Pina, sapete come dice il proverbio: "Maritati e muli lasciali soli".
PINA E chi li tocca? Che gli fo adesso?
JANU Che fate...
che fate...
Bene non fate certo.
Qui c'è l'inferno ogni volta, fra di voi.
PINA (asciugandosi gli occhi, febbrile).
Sapete il calcio dell'asino, vossignoria? Mi danno il calcio dell'asino, ora che son povera e pazza.
JANU Volete da campare anche voi? È giusto.
C'è modo d'accomodarvi...
ma voi da una parte e loro dall'altra.
Il mondo è grande, sorella mia.
Mancassero uomini, che diavolo!
PINA Dite bene, vossignoria! E mi merito quello che dite...
JANU Vi meritate...
che la gente parla per quel che sente dire...
Oppure è segno che scontate adesso qualche peccato vecchio...
Saranno chiacchiere, saranno bugie...
Adesso però bisogna far tacere le male lingue.
Giacché vostro genero si è messo in grazia di Dio, lasciatelo in santa pace.
Pausa.
Nanni e Pina rimangono a capo chino.
JANU (a Nanni).
Hai inteso dunque? Ora vo ad accordare l'altra campana, e ti conduco qui tua moglie.
Voi, gnà Pina, giacché avete capito il latino andatevene pei fatti vostri, e cercate di mettervi in grazia di Dio anche voi, se potete.
Esce.
SCENA X
Nanni e Pina
PINA (fosca come parlando tra sé).
No! Non ce n'è confessore per le madri come me!
NANNI Andatevene dunque, andatevene!
PINA (riscaldandosi colla bocca amara).
Che non ne sapete altra canzone anche voi?
NANNI (riscaldandosi sempre più).
Ve l'ho detto tante volte, ed è sempre inutile!...
PINA Dunque, s'è inutile, perché ci tornate adesso?
NANNI (esasperato).
Perché voglio finirla!...
una volta per sempre! Voglio uscirne da quest'inferno!
PINA (sarcastica).
Vi siete messo in grazia di Dio! Che paura avete dunque?
NANNI Ho paura di voi!...
che siete il diavolo in carne ed ossa!...
m'avete fatto qualche malefizio!...
Venite a tentarmi anche adesso!...
PINA (dura e ostinata, senza guardarlo neppure, attingendo acqua dal pozzo).
Sono venuta per la festa.
Sono cristiana anch'io.
NANNI (furioso, afferrandola pel braccio).
Voi? voi?
PINA (svincolandosi).
Lasciatemi lavare il viso ora! Non mi strappate il vestito della festa anche!
NANNI Ve la darò io la festa! Ora stesso ve la darò!
PINA Ah, se ti bastasse l'animo!
NANNI Sangue di!...
Corpo di!...
PINA (guardandolo fisso, in tono di amarezza disperata).
Non ti basta l'animo, no! Sei buono soltanto a far impazzire gli altri, tu! Ma a toglierli dalle pene con un colpo solo non ti basta l'animo!
NANNI Maledetta!...
tutta quanta!...
PINA Sì, ti pare che non lo sappia? Le madri come me andrebbero bruciate vive!...
Dovrebbero mangiarsele i cani, le madri come me!...
E tu pure che mi tieni nell'inferno!...
pei capelli!...
come una pazza!...
Hai un bell'andare a confessarti...
Il diavolo ci ha legati insieme!
NANNI (brandendo una scure, furioso) Ah!...
Lo rompo io il legame!
PINA (voltandosi verso di lui, col petto nudo, come a sfidarlo).
Finiscila! Via! colle tue mani!
NANNI (la spinge sotto la tettoia, cogli occhi pazzi d'ira e di orrore, la scure omicida in alto, urlando colla schiuma alla bocca).
Ah!...
ah!...
Il diavolo siete?
Cala la tela.
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